L’OLIMPIADE? E’ MORTA DA DECENNI.

di Giacomo Carioti

La cosiddetta Olimpiade a Roma non si può fare.

Non solo perché non ci sono le strutture e le condizioni economiche, ma soprattutto perché l’Olimpiade non esiste più da tanto tempo: è solo una parola vuota, dalla quale è stato trafugato il sentimento originario, che oggi viene fraudolentemente ostentato solo per burlarsi di chi, per disinformazione e dabbenaggine, ancora ne subisce il fascino e la seduzione morale.

Oggi l’Olimpiade è soltanto un business per tutti coloro che ne sono attivamente coinvolti, politici, organizzatori, atleti, pubblicitari, comprimari, aggregati.

La figura ideale dell’atleta olimpico –che forse è definitivamente morta proprio con l’Olimpiade romana del 1960- è un qualcosa da conservare nella memoria storica, ma assolutamente da non usare come riferimento probante per un evento che oggi è tutt’altro.

Come si fa a non vergognarsi di sventolare l’ideale olimpico dall’alto di torri d’avorio intarsiate d’oro venale?

Basti pensare a tutti coloro che, in questo periodo, stanno alzando i toni per sostenere la candidatura di Roma, dai calciatori supermilionari agli imprenditori supermotivati a certi politici ciurlatori, che oltretutto ricattano con la chimera di tanti posti di lavoro: se vogliono davvero creare lavoro, a Roma e in Italia ci sono milioni di opportunità legate al risanamento del territorio, delle città disastrate (prima fra tutte Roma…), ai bisogni reali del popolo. Si provi a fare tutto questo, prima di riempirsi oscenamente la bocca con la parola “Olimpiade”.

La gloria e l’orgoglio nazionale non c’entrano nulla. Bisogna avere il coraggio di dire : basta!

Giacomo Carioti