Luigi Di Gianni: LE SUE IMMAGINI IN MOSTRA A LATINA
Riapre a Latina nella Palazzina ex O.N.M.I. la mostra fotografica āLuigi Di Gianni. Sopralluoghi di memoriaā, per ricordare e celebrare la figura del regista e documentarista recentemente scomparso.
Lāesposizione, organizzata dallāIstituto Centrale per la Demoetnoantropologia e dalla Soprintendenza archeologia, belle arti e paesaggio per le province di Frosinone, Latina e Rieti, in collaborazione con il Museo delle CiviltĆ e la partecipazione del Comune di Latina, presenta una selezione di fotografie realizzate dal regista Luigi Di Gianni negli anni Sessanta e Settanta: scatti ricognitivi nati da esplorazioni di diversi territori in Italia e allāestero, perlustrazioni legate a progetti di film, mappe visive di luoghi finalizzati alla creazione di immagini in movimento e alla definizione di un piano di lavoro cinematografico.
Le fotografie presentate sono il risultato di una specifica modalitĆ di lavoro di Luigi Di Gianni, che lo vedeva effettuare sopralluoghi alla ricerca di contesti sui cui concentrarsi per le riprese. Le immagini esprimono questo lavoro di preparazione, proponendo appunti visivi, intimi, processuali, quasi mai finalizzati a una
Ā
produzione autonoma svincolata dal percorso di ricerca filmico. A partire da questi frammenti visivi, la mostra intende creare rimandi tra immagine fissa e immagine in movimento, indagando il dipanarsi di una produzione fotografica che trova il suo contraltare nella produzione filmica. In questo percorso incontriamo visioni che ci riportano ai temi centrali della ricerca filmica del regista, quali, ad esempio, la dimensione magico-religiosa o le atmosfere kafkiane. Allo stesso tempo, la mostra presenta uno sguardo inedito su altre realtĆ e contesti perlustrati e documentati per lavori poi non compiuti. Il percorso espositivo porta anche allāesplorazione della biografia personale e culturale di Luigi Di Gianni, dai suoi interessi giovanili per la musica espressi negli esercizi musicali, al suo amore per la filosofia, fino alle lavorazioni per sceneggiature. Lāatto di sfogliare le fotografie ha aperto percorsi di memoria, attivati insieme col regista, che con la generositĆ e lāironia che lo contraddistinguevano ha accompagnato il lavoro di selezione con racconti, aneddoti, digressioni su motivazioni, scelte, punti di incontro tra immagini, vita e ricerca filmica.
Ā