“L’UMANITA’ COSCIENTE SI ESPRIME NELLA CULTURA”

“L’UMANITA’ COSCIENTE SI ESPRIME NELLA CULTURA”

LO HA AFFERMATO IL CARDINALE GIANFRANCO RAVASI AL CONVEGNO DELL’ATENEO PONTIFICIO “REGINA APOSTOLORUM” – MONS. VINCENZO ZANI : “ARRIVARE AD UNA FORMAZIONE INTEGRALE DI TUTTI I SAPERI”,

L’Ateneo Pontificio Regina Apostolorum festeggia i 25 anni dalla sua fondazione e ha chiuso il giubileo iniziato l’anno scorso con un importante convegno dedicato all’evangelizzazione della cultura alla luce della Veritatis Gaudium svoltosi il 28 e 29 marzo pv.

Di seguito alcuni momenti dell’intervento di Mons. Vincenzo Zani, segretario della Congregazione per l’educazione cattolica interventuo il 28 marzo.

“ ho reperito il documento del 7 Maggio 1993 con cui si chiedeva la creazione della vostra università, tra le motivazioni si leggeva: corrispondere, per i componenti la congregazione, un alto livello di studi accademici”.

Nel proemio è evidente che gli studi ecclesiastici chiedono alla chiesa di confrontarsi con la modernità.

“Il testo della Veritatis Gaudium intende rilanciare alla luce della modernità la spinta evangelizzatrice scaturita dal Concilio… La presa di coscienza dei Pastori: che devono parlare non soltanto ai cristiani, ma anche ai non cristiani, ai credenti e ai non credenti o ai credenti di altre religioni , per promuovere l’unità del genere umano e della pace nel mondo”.  La Costituzione Veritatis Gaudium inserisce il mondo delle Istituzioni ecclesiastiche nella visione programmatica delineata in Evangeli Gaudium.

La veritatis gaudium rilancia il ruolo degli studi ecclesiastici, concepiti come laboratorio culturale, in una nuova tappa della storia della Chiesa… gli studi ecclesiastici si mostrano al mondo come segno credibile dell’unità dell’umanità. Il magistero di Papa Francesco sta assumendo forma innovativa, si intende dare alla Chiesa un volto di una Chiesa in uscita, capace di trasformare ogni cosa perché ogni struttura ecclesiale sia in grado di evangelizzare nella modernità aprendosi e non concentrandosi in un’auto riservazione.

La chiesa non deve temere di uscire, come Cristo è uscito per farsi incontro con tutti, il signore dalla Croce ha già abbracciato le diversità culturali… la Chiesa opera in una concezione trinitaria in cui ogni cultura sappia donare ricchezza per riceverne in dono, dobbiamo sviluppare la cultura del dono e del dialogo.

Uno degli obiettivi più sfidanti e più importanti delle università ecclesiastiche è arrivare ad una formazione integrale di tutti i saperi: da sapere conoscitivo inteso in senso posizionale al concetto di conoscenza visto in chiave relazionale, ovvero di servizio, di disponibilità agli altri per il Bene Comune.

Siamo in un nuovo umanesimo planetario che solo potrà nascere dalle diverse culture del pianeta, dall’apertura all’assoluto.

“La grazia suppone la cultura e il dono di Dio si incarna nella cultura”

Il buon teologo ha un pensiero sempre aperto.

Il paradigma che si intravede nel pontificato di Bergoglio è la convergenza verso un radicale cambiamento ovvero una “rivoluzione” culturale, in stretta connessione con la nuova evangelizzazione.

Papa Bergoglio iniziò una interessante tesi su Guardini… Guardini invitava i cristiani a guardare con occhi nuovi. Uno dei temi ripresi da Guardini era la opposizione polare intesa in senso ontologico: pensiero dialogante che deve impedire l’esito contraddittorio dei poli.

Per Papa Francesco educare cristianamente i giovani significa accompagnarli ai valori cristiani  e su questo le università ecclesiastiche e cattoliche hanno un ruolo importante.

Di seguito alcuni momenti dell’intervento del Card. Gianfranco Ravasi, presidente del consiglio pontificio della cultura, intervenuto il 29 marzo.

“Tutta l’attività umana cosciente e coerente si muove attraverso la cultura”.

Nel rinascimento si inserisce il plurale della parola cultura, ci si rende conto che non esiste una sola cultura  e così si parla di multiculturalismo che ha però una connotazione statica rispetto all’interculturalismo che ha una valenza più dinamica, legata al confronto, dialogo.

“ Presenterò brevemente le 4 crocevia della cultura..:

  1. Crocevia antropologico personalista, definendo la persona come avviene nel parallelismo della genesi 1,27…
  2. L’Agape: il cristianesimo introduce l’amore, inserendo la dimensione trascendente…
  3. Apateismo: che nasce dall’apatia più ateismo, l’indifferenza, la nebbia…
  4. Verità e natura umana: la verità è la componente fondamentale del dialogo. Con il Cristianesimo si afferma l’oggettività della verità. E’ in questa ricerca della verità che si ritrova il rapporto tra Scienza e Fede, tra libertà e etica. E questa ricerca della verità oggi subisce molte minacce (vedi la rete..) che devono essere tradotte in opportunità …

…Le conclusioni sono affidate alle parole di due uomini moderni e contemporanei

Steve Jobs: la tecnologia da sola non basta, è il connubio tra tecnologia, scienza e disciplina umanistica a darci quel risultato che ci fa sorgere un canto nel cuore. Per me l’esempio perfetto è l’ingegnere rinascimentale: Leonardo da Vinci.

Gandhi: L’uomo si distrugge con la politica senza principi, l’uomo si distrugge con al ricchezza senza lavoro, l’uomo si distrugge con l’intelligenza senza sapienza, l’uomo si distrugge con gli affari senza morale, l’uomo si distrugge con la scienza senza umanità, l’uomo si distrugge con la religione senza la fede, l’uomo si distrugge con l’amore senza il sacrificio di sé.”

Le giornate sono state arricchite da testimonianze dirette di Rettori, docenti e studenti che partendo da esperienze personali, hanno proposto ai partecipanti stimoli capaci di aprire la riflessione, lo sguardo e il cuore. E’ stato un format nuovo che ha portato sul palco non solo autorevoli relazioni (oltre le sovracitate, P. Pedro Barrajón, LC, Oyarzún José Enrique LC, P. Ramón Lucas Lucas, LC), ma ricercatori, docenti, e studenti, i partecipanti hanno condiviso le esperienze e restituito alcune osservazioni.

All’interno delle due giornate è stata realizzata anche una tavola rotonda con tutti i rettori provenienti dalle università della rete dei legionari di Cristo e del RegnumChristi: Dott.ssaYoani Paola Rodríguez, Rettore della U. Anáhuac di Oaxaca, P. Cipriano Sánchez, Rettore della U. Anáhuacdel Messico, P. Jesús Villagrasa, Rettore dell’ Ateneo Pontificio Regina Apostolorum, Roma, Dott. Luis Alverde, Rettore della U. Anáhuac di Querétaro, Dott. Miguel Pérez Gómez, Rettore della U. Anáhuac diMayab, Dr. Daniel Sada, Rettore della U. Francisco de Vitoria, Madrid, Dr. Cristian Názar, Rettore della U. Finis Terrae di Santiago del Cile e Presidente della rete delle Università, Dott. José Mata, vice-presidente della rete delle Universitàe rettore della universitàAnáhuac di Puebla, P. Eduardo Robles-Gil, Direttore generale della legione di Cristo e Gran Cancelliere dell’APRA.

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NALLA FOTO, IL CARD. RAVASI E MONS. ZANI