Nella società del controllo, della sicurezza, dell’asetticità delle relazioni professionali e lavorative, cosa può mettere in terribile crisi una multinazionale? Saranno forse le relazioni amichevoli o amorose tra i propri dipendenti a generare criticità da risolvere e affrontare?
Una manager e una sottoposta, una serie d’interviste, una morbosa curiosità che sconfina nell’ossessiva e ingombrante presenza voyeuristica dell’azienda nella vita privata dei propri lavoratori. Tutto questo è “Contractions/Contrazioni” un testo asciutto e crudo del giovane e affermato drammaturgo inglese Mike Bartlett (Oxford 1980) – prodotto più volte dalla Royal Court e dal National Theatre di Londra – che mette due donne una di fronte all’altra, in una sorta d’intervista dove una è carnefice, l’altra vittima. È un gioco di sottile tensione tra le due donne che, seppure nella consapevolezza che il potere trasforma le persone a prescindere dalla loro cultura, dal loro credo, dal loro genere sessuale, mette in luce aspetti inconsueti delle relative femminilità che si incrociano, si scontrano. L’una, la manager, è anonima, si muove in una grigia normalità che si mostra nella sua oscena perversione, figlia di un meccanismo che stritola e che si impadronisce delle identità di ciascuno. Una normalità cui crede fino in fondo, cui ritiene necessario soggiogare la dipendente che ha di fronte. Lo fa per il suo bene. L’altra, Emma, la dipendente è come se attraversasse le quattordici scene che scandiscono il racconto compiendo un percorso di sacrificio all’altare dell’utile all’azienda, vendendo la propria anima per la certezza di un posto di lavoro, oltrepassando ogni limite, e muovendosi sul crinale di coloro che sono o dentro o fuori.
«Contrazioni – afferma Luca Mazzone – è una scansione per lunghi fotogrammi che raccontano, per frammenti e sempre in un dispositivo dialogico tra i due personaggi, tre anni durante i quali la sottoposta, Emma, passa da una situazione iniziale d’indipendenza a una totale trasformazione, financo ad una condizione di complicità. Mostra, nella sua atrocità, l’invadenza delle grandi compagnie e della società dell’efficienza, e quanto non vi sia più spazio per l’intimità, per il piccolo mondo privato. Ma non è tutto realismo quello tagliato dalle lame affilate della scrittura di Bartlett, c’è del paradosso, del grottesco: Grottesco che si annida nell’inverosimile e assoluta freddezza dei meccanismi privi di umanità, oltreché nella sottile seduzione che nasce dalla volontà di possesso di una donna sull’altra».
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Sala Uno Teatro
dal 1 al 5 febbraio 2017
CONTRAZIONI
di Mike Bartlett
traduzione Monica Capuani
regia Luca Mazzone
con Viviana Lombardo e Silvia Scuderi
spazio scenico e paesaggio sonoro Luca Mazzone
progetto e realizzazione video Pietro Vaglica
luci Fiorenza Dado e Gabriele Circo
produzione Teatro Libero Palermo | Centro di produzione teatrale