… “Tanti, tanti (tanti? cos’è il tempo?) tanti anni fa camminavo con gli occhi alti a vedere, sentire la luce delle Grazie. Trovavo amici, volti, disegnavo barche, mi trastullavo con il lieve rumore del mare che si fermava nel golfo. Sorpassavo la scuola elementare dopo aver trovato l’amico Dario Capellini, una sosta da Pietro il Palombaro e poi via ancora verso l’Hotel della Baia, ancora a disegnare il mare ora calmo dove si rifletteva il Santuario. Dopo alcuni anni, in una domenica assolata, sono tornato a Le Grazie, con gli amici del Teatro negli Appartamenti che oltre a recitare dipingono, per ritrarre le vele d’epoca al Cantiere Valdettaro. Poi ci siamo riuniti a parlare di pittura con Annarosa Dosi.”
Così ci racconta oggi il maestro Benedetto, che è tornato alle Grazie per soffermarsi a prendere appunti presso il porto antico “Armando Esperti”. Sono nate splendide tecniche miste che ritraggono i volti del molo e le barche d’epoca. Queste “transumanze pittoriche”, come il pittore italo argentino le definisce, non sono certamente a lui nuove. Ha disegnato la gente di mare di Marsala, Scilla, Manarola e delle coste platensi in Argentina.
Ci dice ancora Benedetto: “Il mare non soltanto mi evoca la lontananza, il partire, l’emigrazione e immigrazione, la grande fatica dei pescatori. Mi evoca anche voci del mito. Non a caso esporrò all’Hotel della Baia, a partire da domenica 25 febbraio, una mia opera che si intitola “Il mare del mito”.” Effettivamente in quest’opera Benedetto coniuga trasparenze di verde smeraldo e cobalto, spumeggianti flutti che si frantumano sulle rocce basaltiche, con una lontananza di luminici blu in apparentemente tranquilla trasparenza, verso un orizzonte rosato dove mare e cielo sembrano unirsi. Ma già nel cielo incombe, forse minacciosa, un’improbabile nube violacea. Che siano gli dei mitici, giocherelloni e impietosi che si divertono?
Appuntamento dunque a domenica 25 febbraio, ore 17, presso l’Hotel della Baia (Le Grazie, La Spezia) per l’inaugurazione di “Il mare del mito“. L’opera sarà esposta al pubblico sino a lunedì 2 aprile 2018.