FATEMELO DIRE
di MAURIZIO LIVERANI
MATTARELLA: LA RESA DEI CONTI
Quando già nutriva il desiderio di condurre la vita vegetativa di un pensionato, nell’ex capo dello Stato si destava una natura di autocrate, mai prima manifestata. Sul punto di dare ragione a Luigi Pirandello che afferma come “la più odiosa delle dittature è la democrazia”, chi lasciava il Quirinale ha sempre tirato un sospiro di sollievo. Risuonava gradevole il giudizio di Raymond Aron il quale sostiene come dietro un’apparente democrazia si eserciti meglio la tirannide. Cessato il mandato di primo cittadino, il notabile si illudeva di aver appagato tutte le sue ambizioni. C’è stato chi, invece, ha dato ascolto a Gabriele D’Annunzio per il quale “non è mai troppo tardi per tentar l’ignoto”. In questo scorcio di secolo, chi scende dal Colle lascia l’incarico con tristezza; non è mai troppo tardi per andare oltre. Nel palazzo dei personaggi carismatici l’ex presidente si sente vicino all’idiozia; teme di essere trattato da vecchietto capriccioso, come Sandro Pertini che, dopo aver lasciato la carica, interveniva su tutto. C’è chi sostiene che Sergio Mattarella, quando scadrà il suo mandato, si renderà più utile alla nazione. Approfittando della disunione installatesi tra i tre del governo si attribuisce a Mattarella l’intenzione di riconfermare Giuseppe Conte primo ministro. Questo sospetto ha fatto sorgere mille interrogativi nei parlamentari. Conosceremo, se questo dovesse avvenire, una fase difficile ma si tornerà al rispetto della tradizione. Secondo il presidente è questo il momento per il Paese di ringalluzzirsi, di chiudere questa parentesi adottata per accelerare la fine della legislatura e porre le basi per la nuova. Non è mai troppo tardi per far uscire la democrazia da questa fase anomala. Verrebbe ridestato tutto lo strumentario della destra e della sinistra, pane quotidiano di chi è a corto di argomenti per affrontare il presente. La politica è da troppo tempo una cosa poco seria e di conseguenza Mattarella ha fretta di rimettere ordine. Il compito scelto è quello di riempire il vuoto politico creatosi in questi ultimi tempi; in molti lo attendono alla prova.
MAURIZIO LIVERANI