MAURIZIO LIVERANI AL CINEMA TREVI

di Barbara Soffici

 

Al cinema Trevi di Roma, è stata presentata la rassegna (a cura di Raffaele Meale)  “Sai cosa faceva Maurizio Liverani al cinema?”. Con la proiezione dei film “Sai che cosa faceva Stalin alle donne?” e “Il solco di pesca”, la Cineteca Nazionale ha voluto offrire al pubblico l’occasione di recuperare e apprezzare, con rinnovato vigore, queste pellicole ispirate alla caustica, beffarda analisi dell’Italia del dopoguerra. Critico cinematografico e poi regista, giornalista e quindi scrittore, Maurizio Liverani è sempre stato, in ogni campo, un innovatore. Sin dall’esordio nella redazione di “Paese sera” (1952) assurse alla notorietà grazie al suo inconfondibile stile, alle sue interviste ai personaggi più noti della Hollywood sul Tevere.  Come responsabile delle pagine di cultura e dello spettacolo del quotidiano paracomunista, con l’introduzione delle stellette di valutazione dei film e un uso articolato dei titoli, modificò per sempre l’impostazione che fino ad allora avevano avuto quelle pagine. Nel cinema ha smontato, con maliziosa ironia, tutti i “conformismi”, politici, sessuali e culturali. Come scrittore è entrato nel dibattito politico e di costume senza false reticenze, svelando la realtà di un mondo dominato dall’opportunismo e chiuso alle idee e alla coscienza. Liverani non si è mai adeguato, per convenienza, ai condizionamenti sociali, né al cosiddetto “bipolarismo culturale”. E’ stato sempre fedele a se stesso, alle sue idee, al suo “essere” uomo libero. Per questa sua indipendenza interiore e intellettuale, per la sua posizione controcorrente, per la sua impertinente sincerità è stato spesso “messo al bando” dai conformisti di sinistra e di destra. Il suo “Sai che cosa faceva Stalin alle donne?” (1969), un “breviario grottesco” dello stalinismo snob dei salotti romani, della cosiddetta gauche caviar dilagante in Italia, nonostante il successo presso il pubblico, è stato quindi “oggetto” di censura, sia da una parte che dall’altra: una sorta di “fucilazione in tempi di tregua”. La stampa e la critica hanno dato scarso rilievo alla pellicola, apprezzata invece dallo scomodo e ironico Ennio Flaiano che nel suo “Frasario essenziale per passare inosservati in società” ne ha sottolineato la profonda morale: “La pensione è il soviet meno la rivoluzione. Tutto si riduce all’eleganza”.  Con “Il solco di pesca”, una commedia sexy-cerebrale, Liverani ha invece sottolineato quanto l’erotismo, il senso del peccato, lo scontro tra generi siano connaturati con l’essenza umana, quanto il sesso abbia “bisogno di una somma uguale di vizio e di virtù, di tenebre e di luce”, quanto sia necessario, anche in questo campo, “mantenere un equilibrio etico”. Nonostante il successo della pellicola per Liverani le porte del grande mondo della celluloide si chiusero a causa di un’ostilità diffusa. Dopo anni di silenzio, ha provato di ritornare alla regia nel 1990, con una sua nuova sceneggiatura intitolata “C’era una volta in Russia”; la mancanza di un produttore lo ha costretto però a rinunciare al progetto. La proiezione dei suoi film è un’occasione per godere, con occhi scevri di pregiudizio, del suo divertissement, della sua inedita narrazione dell’Italia del dopoguerra.

Tra la proiezione del “Sai che cosa faceva Stalin alle donne?” e “Il solco di pesca” Maurizio Liverani ha incontrato il pubblico. A moderare l’appassionato dibattito è stato Marco Giusti, noto critico cinematografico e regista, autore di quel “Stracult. Dizionario dei film italiani” che ha riscritto la storia del cinema e che ha ispirato l’omonimo palinsesto trasmesso da Rai2, in seconda serata, dove Maurizio Liverani, tempo fa, ha già avuto modo di presentare i suoi film.

E’ intervenuto anche il Direttore dell’Agenzia Giornalistica DISTAMPA Giacomo Carioti con il quale Maurizio Liverani ha condiviso molte esperienze lavorative, fin dal tempo in cui era Direttore della prestigiosa rivista teatrale “Il Dramma”, consolidando uno stretto legame professionale e umano.

Barbara Soffici

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12/01/2017  Cinema Trevi- Roma

“Sai cosa faceva Maurizio Liverani al cinema?”

(rassegna a cura di Raffaele Meale)

ore 19,00     “Sai che cosa faceva Stalin alle donne?” di Maurizio Liverani (1969, 79’)

ore 20,45     Incontro moderato da Marco Giusti con Maurizio Liverani e Giacomo Carioti

a seguire     “Il solco di pesca” di Maurizio Liverani (1976, 98’)