MEMORIA DI COPPIA NELLA STANZA CHIUSA
Sarà in scena al TeatroBasilica, dal 20 al 23 ottobre, la nuova creazione di Piccola Compagnia della Magnolia “Favola”, con la drammaturgia di Fabrizio Sinisi e la regia di Giorgia Cerruti, in scena con Davide Giglio. Scritto nel 2020, “Favola” viene definito dai suoi autori come “tragedia da camera contemporanea”. È il primo spettacolo del “Progetto Vulnerabili”, una trilogia a cura di Piccola Compagnia della Magnolia, con i testi di Fabrizio Sinisi e la regia di Giorgia Cerruti che, dal 2022 al 2024, indagherà il tema dell’umana vulnerabilità rispetto al tempo, all’ingiustizia, alle apparenze. Si assiste alla storia di G. e D, una coppia chiusa in una stanza, che intraprende un viaggio nella memoria. Sul palco – luogo del reale – i protagonisti ripercorrono ogni giorno le favole del proprio dolore, i racconti di ciò che li ha segnati, nell’arco esistenziale che sta tra il reale e il rimosso, tra il sonno e la veglia. Lei ha dimenticato tutto, ha rimosso qualcosa di terribile, sepolto tra le pieghe di un dolore inaccettabile; lui invece sa tutto, è il regista di questo esperimento condiviso ogni sera con il pubblico, ricorda ogni dettaglio e cerca di trasportare lei in un viaggio di riacquisizione della coscienza. In questo palcoscenico-mondo, metateatralmente, G. e D. sono macchine di un immaginario tanto crudele quanto liberatorio. Il soggetto è un libero richiamo al “Calderòn” di Pier Paolo Pasolini, cui lo spettacolo è infatti idealmente dedicato. Il ponte di accesso a questa via oscura è un grande schermo che invade lo spazio, che ha i tratti di un barocco postmoderno e fiammeggiante: siamo dentro al cranio di G., il luogo della trasformazione, il setaccio della memoria di sequenze perdute. La donna inscena tre racconti, tre sogni, ognuno dei quali si verifica in un diverso momento della storia umana: a Londra nel 1617, a Parigi nel 1793, nella contea di Boone nel 1856. In ogni episodio la coppia è protagonista di una violenza, una sopraffazione dell’uomo sulla donna, del potente sull’inerme. Ogni trasformazione è un punto di snodo della modernità occidentale, un momento chiave per capire la contraddittoria identità del presente. Ma ogni sogno è anche un enigma attraverso cui si nasconde la ferita della donna, che attraverso questi racconti prova a toccare il trauma del suo passato: una figlia, nata dall’amore della coppia, di cui fin dall’inizio viene annunciata la presenza, ma che misteriosamente non si vede mai. “Favola” restituisce l’attraversamento di territori a cavallo tra realtà e immaginazione, tra pubblico e privato, attraverso l’osmosi tra i linguaggi del teatro e del video. Fabrizio Sinisi ha scritto questo testo visionario, poetico e politico insieme a partire da elementi biografici di Giorgia Cerruti e Davide Giglio: una danza a due, un rito laico attraverso cui una giovane coppia, nello specchio della propria relazione, mette radicalmente in discussione la giustizia della società attuale.
FAVOLA – Testo di Fabrizio Sinisi – Ideazione, regia, costumi | Giorgia Cerruti – In scena e in video | Giorgia Cerruti e Davide Giglio – Con la partecipazione video di | Elvis Flanella – Assistente alla regia | Raffaella Tomellini – Disegno luci, consulenza scenotecnica | Lucio Diana – Aiuto regia video, fotografia, montaggio | Giulio Cavallini – Musiche, sound design, fonica | Guglielmo Diana – Traduzione inglese dell’opera | Rossella Bernascone
TeatroBasilica Piazza Porta S. Giovanni, 10 Roma (RM)
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