NON E’ MAI ORA DI CAMBIARE VITA…

di Maurizio Liverani

Il nuovo corso delle reti televisive segnala una prevalenza di donne sugli uomini. Buon segno. Monica Maggioni, presidente Rai, nella dislocazione dei giornalisti sembra ispirarsi a Cornelio Agrippa il quale per sostenere la supremazia delle donne afferma “Eva vuol dire vita, Adamo terra, creata dopo l’uomo è più perfetta di lui. E’ nata nel paradiso, lui fuori… E’ nata da una costola di Adamo e non di terra… Dio, dopo la sua resurrezione, apparve alle donne non agli uomini”. Le giornaliste, le inviate sono numerose; dimostrano competenza e anche sprezzo del pericolo. Nelle repliche agli esperti, i politici di professione, non denunciano il conformismo del “coscritto” maschio che il più delle volte assimila il frasario stantio dei politici. Sentiremo mai un “coatto” di Montecitorio dire in pubblico: “E’ ora di cambiare vita”? Frase pronunciata da Federica Pellegrini dopo la mancata conquista dell’oro alle Olimpiadi. I nostri politici si distinguono soltanto per l’attaccamento alla poltrona; più resistono, più si arricchiscono ma più si screditano. La verità è che sono uomini d’affari. E’ tutta qui la loro “forza morale”. La protezione che la stampa accorda loro mette ogni giorno di più in sospetto i lettori, sempre più persuasi che il cervello di “lor signori”, privato del formulario stantio del politichese, si è educato a non fare servizio. Il parlamento è pieno di gente che va avanti per forza d’inerzia. Non passa giorno, in questa calda estate, che ora l’uno ora l’altro illustrino le ragioni dell’assurdo del referendum indetto per ridurre i costi della politica. Mondo, secondo loro, riservato a gente cresciuta negli ingranaggi dei buoni affari. Tutti temono di dover uscire dalla staccionata. Perché biasimarli in un Paese in cui si gioca al superenalotto per ridurre il disavanzo del bilancio; in cui le personalità della politica sono estranee al corso della vita degli italiani? Se la classe politica constatasse il gigantesco fiasco allo specchio di un malcostume che dura dal dopoguerra capirebbe le ragioni per cui perdono importanza i valori di giustizia, amicizia, tolleranza.

Maurizio Liverani