In occasione dell’importante anniversario dei quattrocento anni dalla morte del creatore del Teatro Moderno, il Teatro Argot Studio e il Teatro Sala Uno nel centro di Roma e il Teatro Comunale Camploy e Casa Shakespeare a Verona, ospiteranno dal 19 al 30 aprile la prima edizione del festival Shakespeare Re-Loaded, realizzato in collaborazione con Casa Shakespeare, Teatro Azione, KIT Italia, Kairos Italy Theater, Sycamore T-Company.
Shakespeare Re-Loaded è un festival dalla forte vocazione internazionale, importante è infatti il contributo del Globe Theater di Londra che arricchirà la manifestazione con interventi video durante l’evento di apertura – mirato ad approfondire con ospiti di prestigio alcune tematiche legate alla riscrittura delle opere di Shakespeare – previsto per il giorno lunedì 18 aprile dalle ore 19.30 presso il Teatro Sala Uno.
La manifestazione sarà dislocata tra le due città italiane shakespeariane per antonomasia, Roma e Verona, ospitando per la prima volta in Italia due compagnie provenienti dalle scene di New York e di Londra insieme a sette spettacoli prodotti da alcune fra le più interessanti compagnie della scena contemporanea italiana, che da tempo dedicano il proprio lavoro alla rielaborazione di testi shakespeariani.
Il 19 e 20 aprile al Teatro Sala Uno apre il festival la compagnia newyorkese Bedlam che regalerà alla città di Roma, in prima europea, il debutto dello spettacolo Cry Havoc, una riflessione sul tema della violenza in Guerra e sul difficile reintegro dei veterani nella società civile, a partire da monologhi di condottieri shakespeariani. Il testo è alla base del programma di recupero offerto gratuitamente da Bedlam agli ex-militari affetti da traumi psicologici postbellici. Sempre in apertura ma nella città di Verona, il 19 e 20 aprile, presso Cantina Shakespeare, andrà in scena lo spettacolo Vestimi bene e poi uccidimi uno studio su Ofelia di e con Federica D’Angelo e Ksenija Martinovic, drammaturgia di Federica D’Angelo. Il racconto di due giovani donne, due ragazzine che si muovono in uno spazio popolato da fiori secchi, cambiandosi d’abito come fosse un gioco di travestimenti. Ogni abito e’ un ricordo attraverso cui raccontano episodi emblematici della loro educazione e della storia d’amore con Amleto. Il cerchio si chiude su una donna profondamente devota al suo amore che sceglie consapevolmente di uccidersi. Lo spettacolo replicherà anche a Roma presso il Teatro Argot Studio il 26 e il 27 aprile.
Il 21 aprile sempre al Teatro Sala Uno sarà la volta di Whisper out loud per la regia di Ludovica Valeri con Cecilia Napoli, Federico Maria Galante, Alice Giorgi e Ludovica Valeria. Lo spettacolo parla di una donna che vive una crisi interiore da lunghissimo tempo, un allontanamento angosciato dal mondo, una chiusura feroce ai rapporti personali e a qualsiasi speranza. Attraverso le parole di Shakespeare, il conflitto interiore della donna si dipana fino alla sua conclusione, diversa da quella che sarebbe stato lecito aspettarsi. Parallelamente nella stessa giornata del 21 aprile, nella città di Verona, presso lo spazio Cantina Shakespeare, andrà in scena lo spettacolo Amore & Shakespeare della Compagnia Malapassione di e con Beatrice Zuin e alla chitarra Claudio Moro, un ventaglio di proposte musicali estratte dal meraviglioso scrigno della grande canzone napoletana classica, intrecciate alla purezza della poesia.
Il 22 Aprile a Roma al Teatro Sala Uno e il 30 Aprile presso lo spazio Cantina Shakespeare a Verona andrà in scena Enrico V conquisterò la Francia, una produzione Sycamore T. Company e Casa Shakespeare di Verona, in scena Solimano Pontarollo; un estratto delle parole di Shakespeare che diventa un interessante e sorprendente giustificazione universale dell’aggressione, della forza dei pochi, dello scontro che risolve.
Si prosegue il 23 e 24 Aprile al Teatro Sala Uno di Roma con lo spettacolo Shylock, io non sono come voi della compagnia milanese I Demoni, regia di Alberto Oliva con Minno Manni. Lo spettacolo nasce da un approfondimento a partire da una battuta molto forte del personaggio di Shylock che conduce alle radici del razzismo, della discriminazione, della paura dell’Altro.
Negli stessi giorni a Verona andrà in scena presso Cantina Shakespeare un altro progetto dedicato a uno dei personaggi immortali partoriti dal genio di Shakespeare: Shylock nella versione italiana del testo originale di Gareth Armstrong per la traduzione e adattamento di Francesca Montanino con in scena Mauro Parrinello. Nel suo monologo del 1998 – straordinario successo di pubblico a Edimburgo, e poi un decennio di repliche in tutto il mondo – Gareth Armstrong opera una scelta semplice e allo stesso tempo esilarante: fare uscire Shylock di scena. A parlare di lui, e non solo di lui, è qualcuno che in pochi ricorderanno: Tubal, quell’ebreo della stessa tribù di Shylock a cui Shakespeare dedica nel Mercante non più di otto battute. A lui il compito di ripercorrere la fitta trama del Mercante di Venezia, nel tentativo di riabilitare la figura del Mercante di Venezia, di rivelare, con incredibile ironia, l’uomo dietro il personaggio, vacillante sotto il peso di un mito troppo grande per lui, e al tempo stesso, con questo a tu per tu con il pubblico, in questo one-man show, Tubal si prende il suo momento di gloria. La sua occasione fin troppo cercata, un’opportunità per riscrivere la tanto nota storia dal suo punto di vista. Lo spettacolo replicherà anche a Roma al Teatro Argot Studio nei giorni 29 e 30 aprile.
Il 26 aprile presso Cantina Shakespeare a Verona va in scena lo spettacolo Romeo and Juliet, una produzione Shakespeare in Veneto, con Riccardo Maschi, Giulia Tomelleri, Giorgia Olivieri, per la regia di Solimano Pontarollo. Uno spettacolo che racchiude in sé musica, danza e teatro per raccontare Giulietta e Romeo come mai prima d’ora: le parole di Shakespeare, incontrano le note dell’arpa suonata dal vivo da Diane Peters e dei movimenti di una ballerina che incarnerà il ruolo delle famiglie rivali.
Il 28 aprile sarà rappresentato in doppia replica, alle ore 11.00 e alle ore 21.00, presso il Teatro Camploy di Verona lo spettacolo OTHELLO, in lingua originale, con Giuseppe Savio, Giulia Bisinella, Amir Segal, Francesco Martucci per la regia di Solimano Pontarollo, una produzione Shakespeare in Veneto. Un procedere sempre più nel profondo, nell’intimo del dramma, sarà un perdersi nel vortice emotivo in cui Othello, nutrito, ammaliato, conquistato da Jago, cadrà. Con tutti noi. Un percorso verso l’altare del sacrificio nel quale Desdemona, unica eroina Shakespeariana capace di ribellarsi alla figura paterna, si recherà consapevolmente, accettando fino in fondo la sua scelta.
Il 28 aprile la Brite Theater and Infallible London Production metterà in scena all’ Argot Studio un originalissimo Riccardo III (one-woman show) creato dal regista Kolbrun Bjort Sigfusdottir e dalla performer Emily Carding, spettacolo vincitore di innumerevoli premi nell’ambito del Fringe Festival di Praga 2015. Il Brite Theater ha re-immaginato Riccardo III come un one-woman show. In questa intima, eccitante e commovente produzione la quarta parete è stata totalmente eliminata e al pubblico è stato assegnato il ruolo di tutti gli altri personaggi presenti alla festa di Riccardo III. Lasciate che Riccardo vi intrattenga. Ma sopravviverete? Lo spettacolo sarà replicato il 29 aprile presso Cantina Shakespeare.
A completare il progetto alcune delle compagnie in scena realizzeranno un laboratorio formativo per attori, sia a Roma che a Verona.