Il teatro degli oggetti è un racconto della storia del mondo attraverso, appunto, le cose. Mostrare gli oggetti, nella convinzione che perfino il più modesto souvenir, fosse un posacenere pubblicitario, possa custodire uno spunto narrativo, forse perfino magico, epocale. E’ questo “Il teatro degli oggetti”, che lo scrittore Fulvio Abbate mette in scena da oltre dieci anni nei principali teatri italiani.
Gli “attori”, nel nostro singolare caso, sono, appunto, le cose, senza un rigido testo drammaturgico di riferimento; le Cose nella loro suggestione immediata, nel loro carico di memoria o di straniamento, quasi che a completarne il senso ultimo, attraverso gli enzimi della memoria, sia proprio il pubblico, lo spettatore. Gli oggetti offerti all’attenzione altrui dal narratore e così “commentati”, in una sequenza che, per accumulazione, crea un ideale romanzo visivo, il romanzo delle cose, appunto.
Quali cose, quali oggetti? Eccone indicati qui alcuni. Il gioco da tavolo che Groucho Marx realizzò per il canale televisivo NBC negli anni Cinquanta, l’omino del detersivo che fumava miracolosamente le sue sigarette, l’ippodromo meccanico con i suoi cavalli di bachelite, l’immagine votiva della santa dei poveri del Perù che rende invisibili i ladri, il gagliardetto del Rotary Club di Hiroshima, la banconota emessa dagli anarchici spagnoli nel 1936, il temperamatite a forma di John Fitzerald Kennedy, i biglietti da visita di un tempo remoto…
—————————————————–
Teatro Vascello
Direzione Artistica Manuela Kustermann
31 ottobre 2016 h 21
IL TEATRO DEGLI OGGETTI
dove gli attori sono le cose animate dalla voce
di e con Fulvio Abbate
Musiche orignali Rudy Marra
con il maestro Alessandro Greggia on keyboards