Il fatto è questo: la pressione che la politica esercita sul popolo italiano è sempre più debole di quella che esercitava appena vent’anni fa. Gli italiani hanno ormai capito, nella quasi totalità, che i partiti sopravvissuti a Tangentopoli (e quelli venuti dopo) sono sostenuti, ancora oggi, in maniera illecita ma a tal punto scoperta da non sorprendere quasi nessuno.
Renzi ci assicura che tutto è cambiato, ma c’è, in via del Nazareno, chi sostiene essere la “Cosa”, descritta da Sartre, sempre capace di qualche “cattiva azione”. E la destra? Evoca un “insaccato” di personalità incerte, mentre Berlusconi segnala come suo goleador politico il leader della Lega.
L’ironia ha sempre giovato ai partiti; non è una novità. Ormai non nasconde il sostanziale conformismo dei vignettisti, dei caricaturisti, degli sbeffeggiatori. La caricatura è dettata dal caricaturato ed è apprezzata in rapporto alla statura di questo.
Craxi, Fanfani, Leone, Pertini potevano avviare la caricatura perché personaggi fortemente caratterizzati anche se politicamente e intellettualmente non fossero delle cime.
La deformazione arguta del personaggio testimonia che esiste grazie alla sua politica, ai suoi tic, anche grazie alle sue fissazioni.
Forattini era bravissimo nel caricaturare i “raptus” di Craxi, la mattesca ironia di Andreotti, i furori di Pajetta, la malinconia di Berlinguer. Con Bersani, con Veltroni, con Prodi non si arriva alla satira comica e liberatoria.
Nei cortei Zingaretti (foto) è raffigurato come un capopopolo di buonumore; una rappresentazione didascalica in una caricatura pagliaccesca. Senza volerlo, o volendolo, la caricatura fa l’elogio del parodiato.
Stalin, il “non plus ultra” dei dittatori, ha impressionato a tal punto Picasso da disegnarlo in modo memorabile tanto da indispettire lo zar comunista di tutte le Russie.
Nella “Resistibile ascesa di Arthur Ui” di Bertold Brecht, il coro, alla fine, ricorda che il tiranno è morto… “Ma nessuno di noi esulti troppo presto; il ventre da cui nacque è ancora fecondo”.
Nei carri allegorici dei falsi pacifisti la coperta del tirannide viene tirata dalla parte di Hitler, “piccolo dittatore – raccontavano a Mosca – all’epoca di Stalin”.
MAURIZIO LIVERANI
Commenti e aforismi tratti dalle opere di Maurizio Liverani e dai suoi recenti articoli