di MAURIZIO LIVERANII
Il M5s ha trangugiato il nocciolo del tempo; agisce da politico ma parla da antipolitico.
Il coefficiente del pentastellato si riassume nella versione “siete tutti ladri”; non avendo principi si affida a una vera e propria intransigenza.
La ricerca ideologica dei pentastellati è semplice: dividere gli italiani in buoni e cattivi.
Il tremendismo dei pentastellati somiglia a quello dei macellai che si fingono toreri.
Anche i grillini gestiscono una funzione intimidatoria contro gli avversari, ma tollerante verso se stessi. La fanfara del movimento si è subito sfiatata disvelando il vero volto: una forma di totalitarismo perfezionato che ricorre ai diktat e alle giravolte.
Un’ansia di non essere creduti attanaglia un po’ i grillini.
C’è chi è arrivato a riconoscere nei pentastellati un drappello di autentici democratici. Passi, ma c’è chi commenta l’avvenimento con questa frase: “parlano come i diccì”.
Il Movimento è all’incanto; è continuamente all’asta, truccata, naturalmente, perché non vale quanto dice di valere.
“Ducismo” e “idealismo” nel Movimento 5 stelle si coniugano in salsa qualunquista.
MAURIZIO LIVERANI