QUEGLI AMARI MORMORII…

FATEMELO DIRE
di MAURIZIO LIVERANI
QUEGLI AMARI MORMORII…
Seconda la nota legge di Marx gli avvenimenti storici si riproducono in chiave di commedia. Quello che sta avvenendo non smantella questo postulato. Lusinga soprattutto i caricaturisti che confidano sempre in una rinascita, in un ricominciamento, mentre, in questa fase, il vuoto mentale dei politici non offre risorse per suscitare risate.
Perché gettare fango su chi, dissanguando le casse dello Stato, ha voluto costruire l’aeroporto di Fiumicino su di una palude? Perché invocare l’Apocalisse contro chi, nell’immediato dopoguerra, ha prodotto il “sacco di Roma”?
Le più fosche previsioni prendono corpo, in questo momento, in piena euforia “contiana”. Chi sa fermarsi al sarcasmo chiama la politica italiana il “cammino della speranza”.
Tempo fa, “La dolce vita” è stata interrotta da una decina di spot pubblicitari, alla fine il film è apparso un calderone di inquietudini esistenziali e di certezze da strofinaccio. Può una coscienza inquieta battersi con uno scaldabagno? La pubblicità marcia sicura infischiandosene della cultura.
Potremmo affermare che chi ha voluto l’Unità d’Italia ha messo insieme tutti i vizi delle varie regioni, aggiungendovi la “mascalzonaggine” tipicamente romana, descritta da Antonio Cederna.
Ogni partito, per sopravvivere, dovrebbe abdicare a una parte cospicua della propria identità.
Era incoraggiante il consiglio di Bossi a Berlusconi a non accettare l’abbraccio dei “cialtroni”, così li chiama Reich, collaboratore di Freud, gran conoscitore del comunismo.
Quello che diverge i comunisti dagli anticomunisti è la rapidità con cui i primi si avventano sulle varie “greppie statali” come lo sparviero sul pulcino.
Tra tanta disaffezione alla politica potrebbe farsi largo il partito dell’”uomo qualunque”; la Lega è già su quella strada e non lo nasconde.
La vita come agonia è il motto di chi si occupa, di questi tempi, dello spettacolo. Il cambiamento non può avvenire in maniera indolore.
MAURIZIO LIVERANI
Commenti e aforismi tratti dalle opere di Maurizio Liverani e dai suoi recenti articoli