QUI PARE TUTTO …RACCOGLITICCIO !

FATEMELO DIRE
di MAURIZIO LIVERANI
 
QUI PARE TUTTO …RACCOGLITICCIO !

Leggere, ad esempio, l’Aretino è una conversione alla gioia. Domanda: perché una lingua così bella, declamata in ogni dove, è usata come un listino a lutto, per giunta spesso incomprensibile? Si ricorre all’Aretino che si “avventa”, come scrive nei “Ragionamenti”, sulle parole come “la fame sul pan caldo”, volendo intendere che se ne trae la parte più squisita.

I leader sindacali propongono di ridurre l’età pensionabile per creare nuove possibilità di lavoro per i giovani. Questo è l’estremo avamposto del sindacato. Ce ne sarebbe un altro ma non si avrà mai il coraggio di proporlo in quanto gli italiani lo hanno già adottato: consiste nel non tradurre in parto il piacere. Una soluzione pratica per ridurre, appunto, le nascite. Il venire al mondo, come si diceva una volta, comincia a essere considerato un inconveniente, secondo la concezione di Emil Cioran.

“Bisogna dimenticare Roma” dove, in sintonia con Gide e Claudel, un illustre giornalista afferma che “i letterati pretendono di arrivare all’immortalità in carrozza come i cattivi cristiani in paradiso”.

I media sono sempre dietro rispetto a quello che avviene. Questo mette in allarme gli amatori del “tracollo”, educati a immaginarlo sempre più lontano nel momento in cui lo sentono minaccioso nel presente.

Qualcosa è cambiato nella stampa italiana; successi non ce ne sono e chi riempie le pagine dei quotidiani si inchina alla “dea dei rimproveri”. Lo ricorda anche Saul Bellow nel suo saggio “I conti tornano”. Accanto al braciere dei rivoltosi, sempre pronti a invadere le piazze, si scaldano i sindacati che da anni imprecano contro il capitalismo.

C’è già chi pensa a creare nuove formazioni. I sintomi maturano in fretta come i cetrioli. E’ da tempo che la situazione è quella di una nave in procinto di naufragare; per il momento è soltanto arenata.

MAURIZIO LIVERANI

AFORISMI TRATTI DAL VOLUME “AFORISMI SOSPETTI” E DALLE ALTRE OPERE DI MAURIZIO LIVERANI