SAGGI DI INGENUITA’

FATEMELO DIRE
di MAURIZIO LIVERANI
 
SAGGI DI INGENUITA’


Alla “privatissima” della “Dolce vita”, il produttore Angelo Rizzoli dormì continuamente; svegliandosi, stupì i suoi collaboratori con calorosi elogi al film di Fellini.

Il sonno durante una rappresentazione è una variante dell’ipnosofia, utile, secondo Flaiano, all’apprendimento delle lingue.

Solitario testimone laico, Pier Paolo Pasolini, appartenente alla “fronda” di tutto lo schieramento conformista della cultura italiana, è accusato di offesa al comune senso del pudore perché incapace di integrarsi.

Chi fa satira non ama il potere ma neppure lo odia; gli è semplicemente indifferente, come insegna Roland Topor.

“L’albero della libertà non potrebbe crescere se non fosse bagnato dal sangue dei re”. Era la fissazione di Bertrand Barère, chiamato l’Anacreonte della ghigliottina.

Leo Longanesi scriveva: “Credono di essere comunisti perché mangiano il pesce con il coltello”.

In fatto di rinnovamento, Luigi Di Maio è arrivato ai fumetti. Dai suoi discorsi dilaga uno sconfortante spirito di adattamento.

E’ utile per un onorevole farsi fotografare con le braccia incrociate e con la testa pencolante in avanti, pregna di troppi pensieri.

Nelle orecchie degli ex democristiani risuonano sempre più tranquillizzanti le parole del “Gattopardo”: “Bisogna che qualcosa cambi purché tutto rimanga come prima”.

Un passaggio illuminante. Eccolo: il premier si comporta come un asso pigliatutto.

Rimproverare alla politica l’uso di ogni scorrettezza sarebbe lo stesso che rimproverarla di essere politica e italiana, per giunta.

Si può essere alleati di un premier arrogante nel bene e nel male; non nel pessimo.

MAURIZIO LIVERANI

AFORISMI E COMMENTI TRATTI DALLA PRODUZIONE LETTERARIA DI MAURIZIO LIVERANI E DAI SUOI PIU’ RECENTI ARTICOLI