Da divo del liberalismo, Silvio Berlusconi mise alla testa del “Giornale” Indro Montanelli, convinto che fosse, come lui, un liberale autentico. Ma l’oscillare di Montanelli, pur di restare freccia direzionale a ogni costo, non gli piacque. Voleva restaurare il liberalismo credendo, ingenuamente, più nei presentimenti trascurando tutte le circostanze che lo dovevano rendere diffidente.
Marco Pannella (foto) era un liberale ed è stato trattato come una “vecchia volpe” della politica alla quale riesce facile dare ascolto ma difficile dare fiducia.
Per polverizzare i contrasti nella sinistra, l’ex sindaco di Milano, Giuliano Pisapia, si era deciso a correre alle elezioni politiche. Cervello aguzzo, era stato prescelto da Pier Luigi Bersani per contrapporlo a Matteo Renzi. A questo punto Pisapia aveva ritenuto di non essere una “taglia forte”; non aveva abbastanza prestigio per evitare gli sgambetti che gli aveva preparato Renzi. Pisapia resta un ex sindaco, figura che oggi viene considerata un ente irreale.
I nemici di Matteo Renzi si diffondevano in ingiurie dipingendolo come premier cuscinetto nella speranza che le sue ali si fondessero al sole delle ostilità; era “colpevole” di non rispettare le leggi dell’omertà.
La dannazione della nostra Italia è di doversi accontentare di quel che passa il convento. Il futuro radioso, promesso dalle ideologie e dalla religione, è sempre stato rimandato fino a essere abolito.
Se in Italia c’è stato un passato oscuro, la causa è da ricercarsi nelle efferatezze del cattocomunismo dal quale si distaccano, con esitazione scoraggiante, soprattutto i giovani.
La malinconia è raccolta nel volto di Pier Luigi Bersani. Dai suoi discorsi si ricava un senso di fiducia, quello non più offerto dalla vecchia guardia passata di moda, fuori tempo massimo cui riesce difficile giocare le carte del “grande vecchio”.
I leader ritenuti di statura superiore hanno sviluppatissimo il bernoccolo del trasformismo. A qualcuno non riesce ed è lasciato, da destra e sinistra, a galleggiare in uno stagno come Ofelia.
E’ sorta, non da ora, una comunità di nauseati che odiano questa società in cui i politici fanno risuonare l’importanza di vecchi principi come “cocco fresco”.
MAURIZIO LIVERANI
Commenti e aforismi tratti dalle opere di Maurizio Liverani e dai suoi recenti articoli