SCHIANTO D’AMORE ALL’OROLOGIO

T’amo ed è continuo schianto è una storia d’amore. Come tutte le storie d’amore, quindi, anche questa qui parla d’amore, nello specifico parla dell’amore di un ragazzo per una ragazza, dell’amore della stessa ragazza per lo stesso ragazzo, dell’amore per i pesci rossi, per i pensieri che aiutano ad addormentarsi, per gli universi paralleli, per le cose fatte bene.

Però, T’amo ed è continuo schianto, parla anche di schianti.

Schianti in senso metaforico, schianti in senso letterale.

Inoltre, T’amo ed è continuo schianto, parla di precarietà.

Precarietà in senso metaforico, precarietà in senso letterale.

Infine, T’amo ed è continuo schianto, parla della difficoltà di vivere, in tutti i sensi.

Altri argomenti affrontati: cosa voglio fare da grande, che aspetto ha una catastrofe, delfini che giocano a pallavolo, nomi insoliti per animali domestici, come far fuori un coniglio in 12 semplici mosse, cosa fare se vuoi le sigarette ma non hai voglia di uscire per andartele a comprare, rituali per propiziarsi il favore dei morti, come far colpo con una casa a Bali.

LA NOTA DEL REGISTA

Nello stupore dell’incertezza della vita precaria un’altalena di domande, a se stessi, al compagno, al pubblico, per trovare una via che restituisca la forza di resistere.

Due giovani innamorati sono legati da un sentimento profondo e dalla volontà di mantenerlo intatto nella sua purezza anche davanti a un mondo troppo ingiusto.

La loro limpida dolcezza si scontra con l’imprevedibilità dello schianto e cerca una via per resistere nonostante tutto, anche quando l’unica soluzione sembra quella di distruggere, per poi poter ricostruire, davvero, qualcosa di migliore, di pulito.

Li accompagna un musicista con note romantiche, vivaci o rabbiose, tra i fiori di un giardino senza confini, dove i ricordi si confondono con la fantasia, l’entusiasmo lotta contro il dolore, mentre d’improvviso il presente arriva e porta con sé domande troppo complesse per poter darvi risposta.

Un racconto diretto dove il riso e la dolcezza si confondono con l’amaro accompagnando le diverse emozioni della vita fino a un finale esplosivo.” (Matteo Ziglio)

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TEATRO DELL’OROLOGIO – SALA ORFEO

dal 17 al 22 maggio 2016

T’AMO ED È CONTINUO SCHIANTO
testo Rosalinda Conti
regia Matteo Ziglio

con Giordana Morandini e Stefano Patti

musiche dal vivo Marco Russo

scene Morena Nastasi

disegno luci Marco Maione

costumi Fabio Mureddu

assistente alla regia Chiara Bencivenga

foto di scena Federico Giusti

si ringraziano per la collaborazione

Emiliano Tanzillo | Roma Teatri | Andrea Appel