SEAN, IL GENTILUOMO

FATEMELO DIRE
di MAURIZIO LIVERANI

SEAN, IL GENTILUOMO

Oggi ricordiamo con tristezza la fine di Sean Connery, morto allā€™etĆ  di 90 anni. La combinazione voce e volto, grazie al grande doppiatore Pino Locchi, ha fatto lā€™eccezionale successo dellā€™attore inglese tra il pubblico italiano. Questo connubio prevalse per la prima volta con CharlieĀ Ā Chaplin. Il grande Rodolfo Valentino questa prova non lā€™avrebbe mai superata. La prematura scomparsa gli evitĆ² la ā€œmortificazioneā€. Il doppiaggio fece crollare lā€™ostacolo che impediva agli attori stranieri di ā€œesibirsiā€ sugli schermi italiani. Fino a quando film e filmacci si installeranno nei canali televisivi la voce del doppiatore sarĆ  sempre indispensabile. Come Laurence Olivier pretendeva il monopolio della voce di Gino Cervi, cosƬ Sean Connery pretendeva il trapianto di quella di Pino Locchi, non ne avrebbe mai accettata unā€™altra. Lā€™attore appena scomparso veniva spesso in Italia e, per gioco, ingaggiava un duello linguistico che aveva per fine quello di raffinare la voce italiana. A Locchi diceva: ā€œSenza la tua dizione non avrei mai portato i miei film mentre ora sono il piĆ¹ ricercato. Quando sono in Italia mi sento come ā€˜preso dalla stradaā€™ā€. Chi volesse porre uno stop alla marea dei film americani che approdano in Italia dovrebbe porsi contro questa categoria meritoria di doppiatori. Laurence Olivier faceva spesso lunghe telefonate con Cervi il quale sentiva,Ā Ā a volte, il bisogno di replicare in inglese, ma il collega lo minacciava di rompere unā€™amicizia. Cā€™ĆØ stato un momento in cui il cinema italiano chiedeva una reciprocitĆ  con i film americani, ma ci si rese subito conto che questo ridimensionamento, paradossalmente, si sarebbe tradotto in una ingiustizia a danno dei doppiatori. Si affrontavano due fazioni: una vedeva nel doppiaggio la rovina del cinema; lā€™altra la salvezza. Sean Connery concepƬ, grazie a questo marchingegno, una passione per la lingua italiana. ArricchƬ il suo bagaglio culturale di letture di grandi autori nostrani. Di contro, le ā€œclaudicantiā€ conversazioni con lā€™attore mi consentirono di rendere meno stentato il mio inglese.
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Ā MAURIZIO LIVERANI

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