Dante, Petrarca e Boccaccio sono i nomi dei fondatori della letteratura italiana: noti più o meno a tutti per ricordi scolastici, ma forse non troppo frequentati negli anni successivi, anche per la distanza linguistica. Eppure ciò che ci unisce alla loro lingua è assai più di quel che ci divide; e molti dei temi da loro toccati hanno attraversato la letteratura italiana dei secoli successivi. Due buone ragioni per accostarsi alla loro lettura diretta, affrontando di volta in volta un tema centrale. La presenza terrena nei rarefatti cieli del Paradiso di Dante; la lettura stilistica di una grande canzone petrarchesca, che svolge uno dei temi fondanti dell’immaginario lirico occidentale, quello della notte e dei suoi riflessi sul tormentato animo umano; l’arte del dialogo nel Decamerone di Boccaccio.
Programma:
Lunedì 29 febbraio, ore 18.30
Dante. Echi terreni nel Paradiso
Anche nella terza cantica, quella che conduce Dante all’Empireo, la presenza della terra, «l’aiuola che ci fa tanto feroci», è molto spiccata. Non tanto nella personalità dei beati, tutti ugualmente paghi della visione di Dio, ma nella continua riproposta dei grandi temi che alimentano la polemica del poeta contro la decadenza della Chiesa e la persuasione della propria missione quasi profetica.
Lunedì 14 marzo, ore 18.30
Petrarca. La canzone della sera
La canzone 50, «Ne la stagion che ‘l ciel rapido inchina», svolge un tema di ampia portata letteraria: il tramonto del sole reca finalmente alcune ore di pace agli uomini e agli animali, ma non al poeta, tormentato dalla sua inquietudine. Se ne propone una lettura attenta alla compagine linguistica e stilistica.
Lunedì 4 aprile, ore 18.30
Boccaccio. Il Decamerone e l’arte del dialogo
Attraverso alcuni esempi attinti al capolavoro di Giovanni Boccaccio ci si soffermerà sulla capacità dello scrittore di variare il dialogo a seconda dei personaggi e della situazione rappresentata, nell’intento di fornire un affresco a tutto campo dell’umanità con le sue miserie e le sue grandezze.
LUCA SERIANNI insegna Storia della lingua italiana all’Università di Roma “Sapienza”. È socio nazionale dell’Accademia dei Lincei, della Crusca, dell’Accademia delle Scienze di Torino e vice-presidente della Società Dante Alighieri. Autore di una fortunata Grammatica italiana (1988), più volte ristampata, ha dedicato tra l’altro alla lingua letteraria i volumi La lingua poetica italiana. Grammatica e testi (Carocci, 2009) e Italiano in prosa (Cesati, 2012). L’ultimo libro pubblicato è una Prima lezione di storia della lingua italiana (Laterza, 2015).
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Eliseo Cultura
Dal 29 febbraio al 4 aprile 2016, ore 18.30
Teatro Eliseo
LUCA SERIANNI
Le Tre corone della lingua italiana
Ingresso libero fino a esaurimento posti