di MAURIZIO LIVERANI
SI SENTE GRACCHIARE… QUESTA POLITICA E’ UN DISCO VECCHIO
“Temo”, dice André Glucksmann, “che la destra approfitti della stupidità della sinistra per bearsi della propria stupidità”. I politici e la critica italiana non hanno commentato questo apparente paradosso. Forse, l’intuizione di Silvio Berlusconi ha fissato questa formula – contrapposizione destra e sinistra – del filosofo francese in una gag che non fa più ridere. Il paesaggio “destra” e “sinistra” ha finito per stancare e per favorire un elettorato secessionista rappresentato, ormai in forma massiccia, dalla Lega di Matteo Salvini. Riammesso dalla Rai nei palinsesti degli show-odio, Gad Lerner, con la sua trasmissione boomerang, sta portando ulteriori consensi verso la Lega.
La mentalità del comunista italiano non è più, oggi, la mentalità del rivoluzionario; è quella del piccolo borghese.
Il passato, niente altro che il passato, perseguita il cattocomunismo alla Gad Lerner.
La commedia del comunismo “sol dell’avvenire” non è più inscenata. E’ da anni che non incanta più le nuove generazioni.
Il divorante vampirismo dei comunisti è ormai un ricordo; c’è chi teme che una resurrezione potrebbe essere possibile con il ricorso alla violenza.
“Venezia” – ha dichiarato Woody Allen – “è una gioia senza fine”. Se si guarda a Venezia, come a Roma, ci si accorge che queste città sono, oggi, a rischio collasso. E’ subentrata nel tempo, con i comunisti, l’assuefazione al peggio.
Gli ex comunisti “notabili” si fanno una guerra aspra tra di loro. Messosi un po’ da parte per sua volontà, Matteo Renzi ha invitato Walter Veltroni a rimboccarsi le maniche. I due recitano, come attori salariati, la commedia della “nuova” sapienza politica che intendono proporre alla nazione.
A Renzi e Veltroni premono le proporzioni del mito; hanno l’aria di volersi avvolgere in un manto di incorruttibilità.
MAURIZIO LIVERANI
(Dai libri “Aforismi sospetti” e “Il regista rischia il posto” di Maurizio Liverani)