SILVIO BENEDETTO: TABERNACOLI LAICI, EPPUR SACRALI
A proposito degli allestimenti di Silvio Benedetto sul tema āteatro e psicoanalisiā a Roma, Umberto Silva scriveva: ādai āteatrini del suo inconscioā al suo teatro negli appartamentiā. Oggi Silvia Lotti, con la quale il maestro italo-argentino attualmente conduce il teatro negli appartamenti, aggiunge nel suo testo (prossima pubblicazione edizione Casa Sciascia): āSilvio racchiude, cela e svela allo stesso tempo un suo mondo, che lascia emergere e custodisce in tabernacoli laici eppure densi di sacralitĆ dunque sempre devozionali.ā.
ParticolaritĆ di Silvio Benedetto ĆØ il passare dai suoi allestimenti itineranti intimi (ricordiamo soltanto il suo ultimo a Roma Ā«Odisseo ritorna da CalipsoĀ») a quelli in ampi spazi per un numeroso pubblico (ad esempio Ā«Lucrezia BorgiaĀ» allāAnfiteatro Greco per il Festival di Taormina e Ā«La Sagra del Signore della NaveĀ» per il Festival Pirandelliano di Agrigento) e poi, altrettanto agevolmente, a mini-scenari come questi oggi esposti a Casa Sciascia di Racalmuto nella sua mostra personale Ā«La parola e lo sguardoĀ», dove un spettatore quasi-Gulliver puĆ² accostarsi a contemplare unāaffascinante e al tempo stesso inquietante micro-ācasa di bamboleā: al suo interno un disegno di Benedetto, fotografie dāepoca o altre da lui stesso scattate e sviluppate, giocattoli, medagliette, residui di matite consumate, brevi missive e tanto, tanto altro in un tangibile bric-Ć -brac della memoria: un esempio il tabernacolo dedicato a Nino Gennaro, creatore del Teatro Madre dopo aver partecipato al mio Teatro del Vicolo a Palermo.
Chiediamo a Silvio Benedetto dei suoi prossimi allestimenti teatrali: āAttualmente ci troviamo e resteremo per un bel poā di tempo in Sicilia. Dunque, come sempre parallelamente alla nostra attivitĆ architettonica-artistica, muralistica ed espositiva, portiamo avanti il nostro teatro. A maggio a Palermo e tra poco saremo presenti a Racalmuto in provincia di Agrigento. A proposito dell’agrigentino, a Campobello di Licata, in un passato non lontano ma che la realtĆ odierna sembra rendere remoto, con Alida Giardina ed Olga Macaluso e tanti altri attori molto abbiamo dato nel campo teatrale, ma oggi in questo paese, dove a suo tempo diedi il via a āCittĆ dāarteā, si porta avanti con una certa continuitĆ un cartellone teatrale (ed ĆØ bene) che occupa gli spazi disponibili. Sarebbe necessaria, parallelamente, unāattivitĆ che si accosti ad un teatro piĆ¹ attuale, piĆ¹ pulsante e creativo, che capisca lāimportanza dei luoghi āteatrabiliā. Credo con fermezza, insieme a Silvia Lotti, in certe potenzialitĆ giovani ed anche in altre piĆ¹ grandine che non trovano spazio, e crediamo che troveremo la forza di portare ancora avanti quella meraviglia che ĆØ la nostra forma di teatro. Anche in maniera autonoma, con le nostre proprie forze, e nella convinzione di creare una collegialitĆ che tenda soprattutto alla gioia della creativitĆ .ā.
Nella foto: un ātabernacolo laicoā di Silvio Benedetto dedicato a Nino Gennaro