SIMULA ASCENDENZE

di Maurizio Liverani

Una constatazione a questo punto si impone: gli eredi del Pci considerano inconciliabile con la libertà il vecchio comunismo. Non lo dicono e non lo possono dire direttamente per non dare luogo a quelle sconce diatribe che destra e sinistra hanno imposto sino alla noia, in qualche caso al disgusto. La generazione nuova del Pd non fa neppure mostra di tenere presente l’insegnamento dei predecessori; solo alcuni lo hanno ricevuto con il loro dna secondo il quale il comunismo si riprodurrebbe di padre in figlio. Non è affatto vero. I finti eredi di Togliatti e di Berlinguer non hanno con questi personaggi, cui rendono sempre meno omaggio, nulla in comune; sono nati per germinazione spontanea e soltanto in Italia. Si guardano bene dall’ impermalosire le vecchie generazioni anche quei comunisti che sono stati, per anni, con la falce e il martello soltanto di etichetta. Nella casa del Pd, in cui non c’è traccia del passato, chi si spacciasse come un eroe d’altri tempi verrebbe subito deriso. La marcia dei nuovi è stata sin qui graduale e felpata; la parola d’ordine, a proposito del passato, è stata quella di oscurare, intiepidire, distrarre con adattamenti pseudo liberisti. Ogni generazione di sinistra, in Italia, finge di tenere in circolo le ascendenze, qualche volta per eliminarne le conseguenze, altre per farle vivere in forme aggiornate, più ingannevoli e subdole. I maestri che dovrebbero lavorare negli anfratti più profondi delle loro coscienze sono obnubilati. L’”eclisse” della falce e martello è completa; per sopravvivere si è cercato di raffigurare questi due arnesi “sposati” con la croce. Ma questa, simbolo della cristianità, subisce e ha subito un appannamento nelle coscienze. I suoi rappresentanti in parlamento siedono ancora nelle prime file, ma quello che dicono ha sempre una eco modesta, irrilevante; sono esempi viventi e trionfanti del valore della mediocrità. Tutti sono costretti a vivere, come avrebbe detto il cardinale Di Retz, nelle retrovie; pensano che un governo stabile sia un bene, da questo ci si può lasciare asservire, strumentalizzare e avvizzire.

Maurizio Liverani