IL SOCCORSO DEGLI “ESTREMI”

di Maurizio Liverani

“E’ alle epoche dissolute che va il merito di mettere a nudo l’essenza della vita, di rivelarci che tutto è solamente ‘farsa’ o amarezza -e che nessun evento merita di essere abbellito. La verità non traspare se non quando gli uomini si lasciano andare alla dissoluzione della morale, degli ideali e delle credenze”. (Scusate se citiamo ancora una volta Emil Cioran). “Andare troppo oltre significa dare infallibilmente prova di cattivo gusto… si apprezzano ormai soltanto i burloni”. Il politico è così burlone, anche con se stesso, da infischiarsene che gli italiani siano ormai non indifferenti, ma semplicemente estranei alla politica. L’impegno declamato da questo burlone è diventato odioso. L’italiano sa che questo prevaricatore è attratto dal potere radioso di guadagnare denaro per sopravvivere, di lasciarsi trasportare dallo slancio dell’arricchimento immeritato. Affossato in questo progetto, il solo nocciolo di verità è quello di vivere in un mondo diverso e di essere, oltretutto, riverito. Soltanto alcuni si sono accorti di aver deragliato e si sono eclissati. L’italiano accetta il politico com’è; non è scelto. Su il politico scende la sferza della satira; il solo modo che conosce per ingigantirsi. Pur consapevoli di questa verità, i membri del M5s, non avendo il dono della parola alata, sono scesi in campo con l’intento di fare un “ripulisti”. Il bersaglio da abbattere prova un particolare piacere nel lasciarsi insultare perché constata che questi parolai non sono diversi da lui; sono fatti della stessa stoffa. Sono persuasi della loro utilità come lo sono in Germania gli estremisti di destra che, mettendo in allarme le due “porzioni” del governo Merkel, hanno indotto la Cancelliera e il capo dei socialdemocratici a separarsi. Sembrerebbe una vittoria della destra nazista; è, al contrario, un evento che porterà, fatalmente, a un governo di “larghe intese” tra Merkel e Schulz nello stile del “compromesso storico”. I movimenti rivoltosi e gigioneschi servono appunto a questo: coalizzare forze politiche che senza di loro sarebbero ostili le une con le altre. E’ una regola fissa. Gli estremismi fanno convogliare tutto il potere al “centro” che implica i fasti di un ritorno al liberalismo. Tanti avvenimenti propizi nascono, come si vede, da fatti apparentemente nefasti. Siamo alle soglie di una nuova era. Sembra un paradosso: la non politica è la migliore politica.

Maurizio Liverani