SOTTERRANEI DEL NUOVO

FATEMELO DIRE
di MAURIZIO LIVERANI

SOTTERRANEI DEL NUOVO

Il ridicolo cui ha portato il sacro terrore di passare per anticomunisti “viscerali” offre sempre agli ex uno statuto speciale in base al quale non bisogna mai mettere in piazza verità che vogliono camuffare. Questo fair-play consente di conservare le salde e inestirpabili radici nella società e nel potere secondo i dettami del “potere logora chi non ce l’ha”. Alla borsa nera del riciclaggio, di ex se ne possono acquistare a mazzi per la semplice ragione che il governo successivo a questo sarà sempre di centro-sinistra.

I riformatori propongono uguaglianza di miserie, secondo il melenso sinistrismo conciliare.

Nel dizionario della storia del sindacalismo italiano questo secolo tramontato si trova sotto la voce “mediocrità”.

Abbiamo preso l’esempio dall’”unionismo” americano sospettoso di ogni etichetta politica troppo rigida e spiccata.

Hanno paura delle autentiche innovazioni per un attaccamento a una prassi annosa della quale conoscono tutti i recessi e tutti i cifrari.

Le illuminate scelte contenute nelle riforme allarmano gli italiani. Se la sola espansione registrabile nel nostro Paese è quella della disoccupazione perché meravigliarsi se la criminalità sia in aumento? Una porziuncola di indignazione è ancora consentita?

“Siamo separati da tutto”, scrive Emil Cioran ne ‘Al culmine della disperazione’ che continua: “La morte più profonda, la vera morte è la morte per solitudine. E, paradossalmente, ci si chiede se non esista altro che il niente del mondo – e il proprio”.

“Senza una autentica vena di umorismo – segnala Giacinto Spagnoletti – Bontempelli non sarebbe mai arrivato a darci il senso di questa rabbia malcerta e sottile”.

La politica italiana si fonda sull’oblio dei problemi seri della nazione sollevati dai radicali; soprattutto sul “dimenticare Marco Pannella”. Se proprio non si riesce a “occultare” la sua figura e la sua azione, gli si rivolge l’accusa di rilanciare vecchie polemiche, come se vecchio fosse sinonimo di sorpassato. Non è, forse, questa la tragedia che vive l’Italia: che il presente sia la fotocopia del passato?

Afferma François Revel: “I leninisti hanno praticato la menzogna e i voltafaccia per oltre sessant’anni”. Si avrebbe, dunque, il diritto di essere diffidenti.

MAURIZIO LIVERANI

Aforismi e commenti tratti dai libri di Maurizio Liverani e dai suoi recenti articoli