TEATRO QUIRINO: NUOVA STAGIONE PER RIVEDER LE STELLE

TEATRO QUIRINO: NUOVA STAGIONE PER RIVEDER LE STELLE

E QUINDI USCIMMO A RIVEDER LE STELLE

Ed eccoci infine alla Stagione dei 150 anni. È un appuntamento molto importante. Più volte rinviato. Ma siamo ancora in tempo: 1871-2021. Importante per noi, che dopo un anno e mezzo di astinenza e sofferenze torniamo a fare il nostro mestiere e per voi, il cui desiderio di tornare ad incontrarsi, a socializzare, a riabbracciare i vostri vecchi e giovani amici, in platea e in palcoscenico, sta finalmente per essere esaudito. È quello che ci è mancato per troppo tempo, è “il Ponte verso il Sogno”: quel passaggio ideale che voi attraversate per salire in palcoscenico e volare con gli attori nel ‘600 di Molière, nel ‘900 di Eduardo, nel ‘500 di Shakespeare. Questo in tanti non hanno capito: andare a teatro non significa solo andare a divertirsi nel senso più comune del termine, sì, certo, anche quello, ma andare a teatro significa “nutrire l’anima”, arricchirla di emozioni individuali e collettive. E se non ci riusciamo qualche volta, la colpa è nostra. È proprio vero: noi senza di voi non esistiamo.

Ma veniamo all’agognata ripresa: abbiamo pensato ad un “prologo” della stagione vera e propria. Un pot-pourri di piccoli e grandi eventi, dalla ricerca alla nuova drammaturgia, al concerto, alla grande prosa. Sarà una sorta di “camera di compensazione” che andrà dal 24 settembre al 31 ottobre, anche in attesa e nella fondata speranza che le restrizioni finiscano del tutto e che la nostra capienza possa essere utilizzata in pieno e in sicurezza. Vedremo Lorenzo Gleijeses diretto dal più grande esponente della sperimentazione teatrale Eugenio Barba. Gianluca Ferrato in una pochade esilarante in cui il giovane protagonista, creduto gay da sempre, non riesce a far credere che: ”Mamma, papà, mi piacciono le donne!”. Agnese Fallongo tornerà con la nuova edizione di “Letizia va alla guerra”. “Maradona Concerto” con Danilo Rea, “Il muro trasparente” con Paolo Valerio, storia di un tennista frustrato che spara materialmente 900 volte la palla sulla “quarta parete”, Lucia Poli con un recital su Alberto Savinio, Anna Galiena, Laura Marinoni e Stefano Santospago ne “La divina Sarah”. Bell’anteprima, non vi pare? Per accedervi si potranno utilizzare i voucher delle passate stagioni.

La stagione in abbonamento a posto fisso comincerà il 2 novembre con Gabriele Lavia e Federica Di Martino, e dopo loro una galleria di grandi nomi vecchi e nuovi per il nostro palcoscenico che conferma il Quirino come il primo teatro di Prosa di Roma, per qualità di proposta, numero di abbonati e di spettatori. Nel suo segmento, grande teatro privato di prosa, il Quirino è il primo “organismo di programmazione” d’Italia per numero di biglietti venduti. Ma veniamo alla galleria di nomi promessa. Attrici e Attori: Vanessa Gravina, Emilio Solfrizzi, Rosario Coppolino, Enrico Guarneri, Elisabetta Pozzi, Pippo Pattavina, Marianella Bargilli, Mariangela D’Abbraccio, Daniele Pecci, Geppy Gleijeses, Maurizio Micheli, Lucia Poli, Alessandro Haber, Alvia Reale, Antonio Catania, Paola Quattrini, Gianluca Ramazzotti, Leo Gullotta, Marco Paolini, Paolo Bonacelli, Marilù Prati, Claudio Casadio, Mario Incudine, Pino Quartullo, Debora Caprioglio, e, per la prima volta al Quirino, Carlo Buccirosso. E il ritorno dell’operetta con “La vedova allegra”. E i registi Gabriele Lavia, Roberto Valerio, Guglielmo Ferro, Antonello Capodici, Andrea Chiodi, Pierluigi Pizzi, Leo Muscato, Pietro Garinei (rivisto da Luigi Russo), Emanuele Gamba, Marco Paolini, Geppy Gleijeses, Giuseppe Marini, Moni Ovadia, Emilio Solfrizzi.

Beh, crediamo che per un appuntamento così importante, per ritrovarsi insieme dopo tanto tempo, non potevamo fare di più. E crediamo anche di onorare al meglio i 150 anni di questo glorioso teatro. Compleanno che festeggeremo con varie iniziative, tra cui, assai importante, l’uscita di uno straordinario volume sulla storia del Quirino. Da quel volume scoprirete che se manca qualche grande attore dall’elenco di chi ha calcato le tavole del nostro palcoscenico è solo per un motivo: il Quirino non era ancora nato.

Bentornati e Buon divertimento (quello vero)! Geppy Gleijeses Guglielmo Ferro