di MAURIZIO LIVERANI
Il Vaticano ha annunciato l’apertura, tra un anno, dell’Archivio Segreto per rendere noti i documenti relativi al pontificato di Pio XII. Il tema è di particolare interesse e consentirà a rendere più vasta la popolarità acquisita da papa Francesco. Nel mondo cattolico si è fatta strada la paura che l’umanità si stia scristianizzando. Alla notizia si è acceso subito il dibattito sull’atteggiamento assunto da Pio XII durante l’ultimo conflitto. Se fosse stato imparziale tra le potenze in guerra o se avesse simpatizzato, senza ammetterlo, per la Germania nazista. Ufficialmente il Vaticano si schierò con le potenze alleate, ma, secondo autorevoli critici, senza quell’ardore che queste potenze richiedevano. C’è ancora chi ricerca prove di un colloquio inesistente appartenente alla sfera della politica e dei compromessi, animato soltanto dalla volontà di scongiurare un conflitto. Questo è l’interrogativo che si pongono i nemici di Pio XII, accusato di non essere stato una guida risoluta. Il feroce bombardamento sul quartiere di San Lorenzo a Roma sta a testimoniare che le perplessità sull’atteggiamento del Papa un qualche fondamento potrebbero averlo. La Chiesa, al di là delle insinuazioni, scomunicò ufficialmente nazismo e comunismo. Intanto consoliamoci con lo humour che il Vaticano sa produrre. Quando al cardinal Tisserant i giornalisti francesi chiesero la verità sull’apparizione della Madonna a Pio XII, la risposta fu: “Sì”. “Crede che anche un cardinale come lei possa incontrare nei giardini del Vaticano la Madonna?”. La risposa, accompagnata da una esplosione di risate, fu: “Sì, ma in seconda visione”. Per questo motto di spirito pare che Tisserant perse la corsa al Conclave.
MAURIZIO LIVERANI