TRASCENDENZA VERSO IL BASSO: COSI’ E’ IL DISAMORE

FATEMELO DIRE
di MAURIZIO LIVERANI
 
TRASCENDENZA VERSO IL BASSO: COSI’ E’ IL DISAMORE

Con il passare degli anni, ha provato sempre meno amarezza, grato a colei che lo ha liberato dal culto della famiglia, dal bisogno di una moglie che, probabilmente, si sarebbe rivelata una donna peggiore della madre; anzi, certamente, si sarebbe rivelata tale.

Nella solitudine riusciva a sopportare la propria incostanza, la propria inquietudine, i propri sgomenti, i tremori dei suoi sensi maldestri e infantili; la paura di entrare nel mondo vivente; e la dispepsia nervosa che ne derivava. Il rimanere solo insieme a una donna “importante” gli faceva sondare la quasi insondabile profondità della sua pochezza intellettuale e la sua volgarità.

Ossessionato dalla ordinaria fatuità della vita responsabile, vedeva la coppia come un tarlo che rode la struttura della vita, che lascia un vuoto guscio di nulla.

“Lo so”, disse la star, “sono sfavorita dagli anni, ma voi avete, come cinefilo, il dovere di prendermi”; rise a squarciagola, era il solo modo di affrontare la situazione.

Si era eccitato un po’ per il potere resuscitatore della memoria, ma, soprattutto, in quel momento la sua concupiscenza era rivolta verso se stesso. Si era desiderato. Aveva la prova della sua esagerata propensione al narcisismo.

Non voleva conoscere l’ingiustizia del tempo. Lo coglieva l’angoscia che un amato sedere potesse finire in una poltrona a rotelle.

Vide qualcosa di clericale nel suo aspetto; l’inesausta vitalità si era tradotta, con il tempo, nell’”exacerbatio cerebri” dell’età avanzata.

I giovani non si rendono conto quando la farsa è una farsa; gli uomini ancora vigorosi si guardano dal pensarci; soltanto i divi e le dive non accettano di buona grazia il decadimento del corpo e l’estinzione della sua parte spirituale.

Quando in noi comincia a infiltrarsi l’angoscia della morte, il culo può risvegliare la fede. Il solco perpendicolare e le linee che segnano il passaggio delle natiche alle gambe non ricordano forse la croce?

Si era guadagnato, agli occhi della donna, la fama di ambiguo donzello; un genere d’uomo che piace alle donne dal palato fine.

Leggere in un fondoschiena non è così facile come regnarvi.

Intossicata dagli anni, il suo culo è ormai buono per un enteroclisma, non ha alcun “optional”; è depresso.

Traggo dal tuo fondoschiena nere profezie. Cosa accadrà quando discenderà di gran carriera? Si accentuerà la passione per i paramenti sacri.

Il culo può invecchiare e mutare, ma la croce resta. E poi la voluttà non è forse dolore nel profondo? La sofferenza predispone al misticismo.

Vecchi uomini e donne guardano, in età matura, alle loro culagne con silenzioso cordoglio.

Disteso sul letto e con tono soddisfatto disse: “Sua taurinità, sono a sua completa disposizione”. E si fece prendere con uno stile da opera lirica.

Prima era un perdigiorno, odorava sempre di cavolo lesso. Per lei era un tipo transitorio… salesiano.

Il liberalismo sessuale parve la politica più opportuna per fare proseliti.

All’alba di un giorno lontano si guardò il corpo nudo allo specchio in una sorta di “addio giovinezza”.

“L’anima si perde cercando la conoscenza nel piacere”, Oscar Wilde.

MAURIZIO LIVERANI