TRITTICO DEL SILENZIO A CAMPOBELLO DI LICATA

TRITTICO DEL SILENZIO A CAMPOBELLO DI LICATA

Il LibertyQuadro di Campobello di Licata diventa sempre più un punto d’incontro per chi ama la musica, la pittura, la fotografia. Non in contraddizione con le voci dei dibattiti e con i ritmi musicali, ora Giovanni Rizzo espone il suo «TRITTICO DEL SILENZIO». Tre fotografie. Scatti dellaprile 2018. Ripresa con Nikon D750 reflex digitale con obiettivo grandangolare 24 mm. decentrabile: «Barca» sullisola di Favignana, «Garcitella» a Campobello di Licata e «Salina» a Trapani (titoli miei arbitrari). Ingrandimenti su carta fotografica satinata uniti in trittico, cm. 170×70, montati su supporto forex.

Su questa mostra di imminente apertura, citiamo alcune frasi di Silvio Benedetto per il catalogo:

[…] Potrebbe incidere in noi, nel vedere le foto, la conoscenza o la familiarità dei luoghi ritratti e la memoria della loro storia? Cosa succederebbe se queste fossero esposte in altre città, sprovviste di didascalie, notizie? Vediamo. E Giovanni come si è collocato davanti ai soggetti? Da lontano, guardando verso il richiamo (ad-spicere), o spostandosi centralmente e avvicinandosi (pro-spicere), volendo soltanto quella particolare prospettiva, quellinquadratura? Dualità contemplazione-riflessione oppure colpo di fulminee reflex? []

L’immagine trascende, ‘trabocca’ (Bodei potrebbe dire che trabocca similmente a una fontana overflow). Il soggetto non è cristallizzato, ingabbiato. La ‘lettura’ diventa performativa. Origina molteplici possibilità di senso pur nel fermo-immagine apparente. La foto ci interroga, ci turba. Realtà morta? Latente irrealtà. Opere esposte, documento-testimonianza del reale sì ma vissute da noi con la memoria della nostra vita interiore, dimensione favolosa della nostra disponibilità sovente addormentata nel voler andare oltre. Vedere la nostra scena interiore, questo sì. Non il ‘teatro’ fittizio. […]

Luoghi non silenti in sé: virati, sviscerati, sfibrati, scarniti dal vento, dal tempo, dalla sabbia, dall’indifferenza, dall’alito del business. Non soltanto silenti in sé ma, piuttosto, perché essi creano in chi li osserva (in chi sa farlo) uno spazio di silenzio (in un mondo di frastuoni), e dunque ci portano a rivolgere lo sguardo dentro noi stessi, abbandonando il Super-io, forse anche qualcuno dei nostri tanti ‘io’.Tracce, ricordi, voci soffocate: fuori e dentro. Giostrano nel labirinto complesso della memoria”.

Inoltre Silvio Benedetto dice: “Spesso curatori di elenchi su artisti del territorio e sedicenti critici dimenticano di includere tra gli artisti i creatori di immagini fotografiche, rimanendo ancorati a stantie discriminazioni: Giovanni Rizzo a tutti gli effetti merita di essere incluso nell’elenco degli artisti agrigentini senza tenere conto della tecnica utilizzata… oggi importante fruire l’immagine artistica per se stessa”.

FOTOGRAFIE DI GIOVANNI RIZZO

TESTO AL CATALOGO: SILVIO BENEDETTO

APERTURA MOSTRA

Martedì 29 giugno 2021 ore 19:30

LibertyQuadro, piazza Tien An Men

Campobello di Licata (Agrigento)