TUTTO AUMENTA… SOPRATTUTTO IL CAOS

FATEMELO DIRE
di MAURIZIO LIVERANI

TUTTO AUMENTA… SOPRATTUTTO IL CAOS

E’ triste e scoraggiante come la classe dirigente non sappia affrontare in modo democratico lo scompiglio politico e morale creato da un virus venuto dalla Cina. Le grida ideologiche sono riservate per combattere il fascismo; sono ormai spuntate da quando il fascismo si è rivelato  una brutta copia dello stalinismo. I nostalgici sono guardati con diffidenza dai nuovi alleati che, tuttavia, implorano i loro voti: “Dateci il voto ma lasciatevi disprezzare”. L’Italia ha una endemica incapacità a essere un Paese unito. E’ importante, piuttosto, stabilire con quale ritmo si rafforzino le forze contrarie sia all’unità europea sia all’intera nazione. Con l’Europa Unita la sinistra, alleata con tutti, deve rinunciare alla concezione marxista dell’agitatore. In pochi giorni di emergenza, il prestigio di Matteo Salvini si è afflosciato come un pneumatico bucato. C’è ancora tempo per la politica nel suo insieme di rinsavire, non soltanto in nome della democrazia ma, soprattutto, in nome dell’intelligenza. La causa dei mali è indicata, anche senza virus, in fatti secondari per distrarre la nostra attenzione dall’essenziale. Nei leader dei vari partiti non c’è chi abbia la stoffa del capopopolo, altrimenti anni di dittatura non ce li toglierebbe nessuno. Dobbiamo “accontentarci” di questa egemonia: comunismo e clericalismo. A sinistra, alle folle sempre più smagrite, non sanno dare che frasi fatte come quella che ammette essere morto il comunismo perché “siamo entrati nella grande famiglia socialista” (dove non c’è ormai più nessuno). La situazione è sì critica ma, soprattutto, ridicola. I più esitanti sono quelli che rimpiangono l’Ulivo che ha fatto fiorire molte delle disgrazie dell’Italia. Il Pd non snoda più le vecchie formule, destra e sinistra, snobbate perché non tira il vento in favore di nessuno. Il fumo errante della democrazia cerca di mantenere il posto al sole che ha trovato  in Italia.

MAURIZIO LIVERANI