ULTIME MOSSE PER NON NAUFRAGARE

dI MAURIZIO LIVERANI
 

In casa 5stelle spira un certo nervosismo. Apparentemente le vicende politiche vanno nel senso giusto, ma, in maniera dolorosa, si sente la mancanza del profeta Gianroberto Casaleggio. Con il compianto vessillifero la selezione dei dirigenti avveniva facilmente perché lo scomparso aveva doti particolari nel valutare le personalità migliori e di calmare quelle che sposano l’irruenza oppure si guadagnano il pane con frasi fatte. Sapeva che il politico, soprattutto quello esordiente, è pronto all’osanna; è sempre un praticone di corte. Per Casaleggio l’esigenza primaria era di non lasciare esplodere qualche “mortaretto” alla Di Maio, pronto a guadagnare i primi posti. In tutto questo tempo Di Maio è riuscito a dare di sé l’immagine di politico corretto; nelle file del governo non voleva Silvio Berlusconi, per lui emblema della corruzione politica. E’ caduto nell’errore di atteggiarsi a cavallo di razza. Dopo il flop elettorale, è stato condannato dall’ottanta per cento degli iscritti al movimento, ma assolto dagli altri venti. Di Maio resterà nel governo a fianco del capo della Lega pur mancando quella che una volta era chiamata dirittura morale. Una trita avversione nutrono gli iscritti verso un capo intransigente sul piano della moralità pubblica che non ha capito in tempo come in politica sia indispensabile non primeggiare singolarmente ma agire con un’azione compatta di squadra. I valori tradizionali della politica sono questi. I politici italiani, compresi i pentastellati, non vogliono adeguarsi e rischiano di offuscarsi o deformarsi. La verità ha prevalso; questo leader senza una vera ideologia ha ben chiare le vie per assecondare il proprio tornaconto. Ha deragliato, ma non è stato escluso; Matteo Salvini ha rispettato il verdetto che assolve Di Maio. Bel colpo. Consultando il termometro politico si registrano quotazioni favorevoli al leghista al punto che pare sia deciso a chiedere nuove elezioni pur di non “tirare a campare”; convinto che altri milioni di italiani siano disposti a soccorrerlo. Vedere Salvini sotto l’ottica della piena libertà e della democrazia affascina i poveri di spirito. Ora gli italiani, popolo ingenuo, si illudono di aver scoperto un leader “illuminato”. C’è chi vede l’inizio di una collaborazione tra destra e sinistra; presto sentiremo parlare di larghe intese e di compromesso storico. Tra chi?

MAURIZIO LIVERANI