FATEMELO DIRE
di MAURIZIO LIVERANI
UN TERREMOTO CHE CAMBIA LA POLITICA
Gli appartenenti alla vecchia guardia politica somigliano a quei conduttori di autobus che, presentandosi ai concorsi di guida, declinano le proprie referenze: “Mille incidenti”. Nonostante gli errori e gli insuccessi tornano spesso a farsi belli e mettono il dito nelle piaghe del Paese pur essendo persuasi di non avere più ai pie’ dei loro letti grandi adoratori. Tuttavia si guardano stupiti per non aver capito le doti dell’ex sindaco di Firenze; tutti si auguravano che il tempo si sarebbe tradotto, per lui, in una ininterrotta sconfitta. Mentre quelli che continuano a considerarsi leader massimi, irsuti nelle espressioni, seguitano a designano il loro nemico in questi modi: 1)pagato, 2)reazionario, 3)massone, 4)mafioso, 5)agente deli Usa. Su quest’ultima incarnazione sono tentati di insistere perché si fa sempre più consistente il sospetto che nel ribaltone politico di questi giorni Donald Trump abbia messo diversi zampini. Si resta stupiti a sentire certe rivelazioni. Poiché non si può immaginare una vita senza scelta, la prima cosa pensata su Matteo Renzi è stata: farà un suo partito. Per consolidare il suo stato socio-morale anche in politica, il fiorentino doveva liberarsi di tutti i canoni ufficiali e delegarsi a interpretare la riflessività morale e politica della collettività. E’ talmente conscio della smisurata inutilità delle forze politiche e, quindi, sottrarsi al mercato delle vacche parlamentari, si è tolto di dosso ogni velleità autoritaria. L’unico modo per prendere decisioni e avere pensieri per salvare l’Italia. Un salto “nel buio” cui nessuno aveva pensato; è un salto che si risolve sempre nella caduta nell’abisso. Il suo progetto era quello di capitanare un partito di non politici; basta, a chi vuol farlo, un fervore morale, un’esuberante indignazione e immagazzinarsi tra i sostenitori della moralità pubblica. La situazione politica dell’Italia non è imputabile, per Renzi, soltanto a quanti l’hanno governata; è imputabile alle centrali economiche, ai sindacati. Per por fine a questo dissesto, per irrobustire lo scheletro della nazione bastano le persone perbene, o che si atteggino a tali. E’ riuscito a impedire tentativi di rimonta di politici convinti di avere una visione soverchiante del proprio genio o di chi cerca di recitare con il massimo impegno la parte di cavallo di razza. Da queste premesse, Renzi è riuscito a essere la pedina indispensabile per dar vita a un nuovo governo con personaggi scoloriti in apparenza ma, forse, dotati nel fondo. L’importante, in questa fase, è cancellare personalità conclamate ma che con la loro condotta si sono auto-eclissate nel mondo politica.
MAURIZIO LIVERANI