FATEMELO DIRE
di MAURIZIO LIVERANI
UN VULCANO GROTTESCO
Cioran, di questi tempi, aggiornerebbe questa sua “intuizione”: “Non possiamo sopportare un affronto se non immaginando le scene della rivincita, del futuro trionfo sul miserabile (il corona virus) che ci ha scherniti. Senza questa prospettiva, cadremmo preda di turbamenti che rinnoverebbero radicalmente la Follia”.
Il più grande rimprovero ha occultato per secoli quello che Emil Cioran (foto) battezza “L’inconveniente di essere nati”. L’umanità è abituata a vivere nella rivelazione, ansiosa che si realizzi l’eternità. Nessuna mente è riuscita a dimostrare come sia nato ed evoluto il mondo, arrivando all’impotenza e al fallimento. Studi, illuminazioni celesti, psicanalisi si sforzano da secoli di dare validità spirituale alla vita passando per apparenze e illusioni.
Per mantenere in vita uno stato tenace di allarme si ricorse al super-naturale ossia quanto di più falso; arricchendolo di miti, di miracoli, di persecuzioni del demonio.
L’assertore di una verità ha bisogno di un negatore assetato di un “sì”. E’ nato così il conflitto tra l’essere e non essere.
Il concetto di Occidente secondo Cioran: un marciume che sa di buono, un cadavere profumato. Sono nate, apparentemente, delle nazioni, quelle che chiama “folle disgregate”.
Dal pregiudizio che tutto nasce bene e che evolve bene è nato il gusto delle letture storiche. Le idee sono adatte all’agonia; muoiono ma non tutte sanno morire. Sopravvivono il più possibile perché conoscono l’agonia e il modo di sopravvivere. Almeno sino ad oggi.
Quel rumoreggiare che non approda a nulla, e in cui il mondo è ridotto allo stato di un “vulcano grottesco”.
MAURIZIO LIVERANI
Commenti e aforismi tratti dalle opere di Maurizio Liverani e dai suoi recenti articoli