UNA SENATRICE RIMPIANTA: ANNA FINOCCHIARO
di MAURIZIO LIVERANI
Le donne, sia a destra che a sinistra, quasi senza parere, vanno scrivendo una bella storia nella vita parlamentare italiana. Ad esempio, Anna Finocchiaro ĆØ sempre stata stimata dalla base; non ĆØ una super donna nel senso odioso della parola. Ha sempre rifiutato le posizioni demagogiche, sapendo mettere bene a punto le sue idee e i suoi interventi. La senatrice ha saputo conquistare senza intrighi la propria legittimitĆ ; ha teso ad arginare, o almeno a rendere meno rissosa, la distanza tra i vari tronconi del Pd, vero oppio politico italiano. Gli esperti delle bricconate della sinistra non riescono a spiegarsi il successo, oggi rinnegato, della Finocchiaro. La spiegazione ĆØ evidente: nel caso di questa senatrice lāeleganza messa accanto al merito fa come lo zero a destra di qualsiasi numero; ne decuplica il valore. Nelle schiere della sinistra ha subito innalzato il suo aquilone. Non riuscendo ad arrestare la debolezza dei cattivi compagni al tanto peggio tanto meglio, ha deciso di por fine alla sua esperienza di donna politica. Eā stata la conferma che in Italia di Romano Prodi, di Pier Luigi Bersani ce ne sono tanti, ma di Finocchiaro e Gentiloni no. Con loro si delineano chiaramente figure che, prodottisi in periodi inconcludenti, diventano improvvisamente le āguideā tanto attese.
Spesso lāastensione dal voto appare una forma corretta, piĆ¹ civile della protesta emotiva.
I renitenti al voto ritengono i politici larve pietrificate che cercano di apparire pregni di vita.
Una cosa ĆØ certa: lāitaliano sembra non impegnato e non politico; invece lo ĆØ in modo del tutto diverso dal solito clichĆ©.
Lāattaccamento alla poltrona non ĆØ soltanto dettato dallāambizione, ma dalla presunzione di una superioritĆ .
La politica-politicante ĆØ pura zavorra; la nuova logica ĆØ, invece, puramente amministrativa.
La paura animale, viscerale contro la cattiva politica camuffata e dichiarata ha ridestato lo spirito di rivolta.
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MAURIZIO LIVERANIĀ
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(dai libri āSORDI RACCONTA ALBERTOā, āIL REGISTA RISCHIA IL POSTOā, āAFORISMI SOSPETTIā e āLASSUā SULLE MONTAGNE CON IL PRINCIPE DI GALLESāĀ di Maurizio Liverani