PROMESSE NON MANTENUTE

FATEMELO DIRE
di MAURIZIO LIVERANI

PROMESSE NON MANTENUTE
La nostra democrazia, inglobandosi nell’Europa unita, va incontro all’autodistruzione? Se il capo del governo francese chiude le frontiere dà scacco matto all’UE e dimostra a noi di appartenere a una nazione a sovranità limitata. La Germania, filo-mussulmana dai tempi di Hitler, e la Francia sono riuscite a renderci subalterni. Già la trasmigrazione di più di centomila membri della Decima Mas, passati nel giro di pochi giorni nel partito comunista, ci fecero capire molto sul vuoto dinamismo di un Paese che è stato sempre allo sbando. Si ha la sensazione che lo sconcio inciucio, concretizzatosi senza essere mai stato ufficializzato dalle Camere, sia la conferma che l’Italia è ormai monopolio dell’odio. Dalle trasmissioni televisive emana un odore mortuario. Il comunismo, che prometteva l’alt alla disgregazione, si è incorporato nell’auto-annichilimento. In questa generale convulsione non si riscontra che un effimero carnevale dove grandi cause, grandi imprese, grandi speranze sono giunte all’ultima spiaggia. I Paesi confinanti ci hanno impoverito di tutte le nostre risorse; hanno intaccato l’organismo della nostra civiltà. Il cattolicesimo, con quel che resta delle ideologie, è un rito che ci adorna di scenari di cartapesta. L’atmosfera è troppo satura di gas nocivi.
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Il timore che attanaglia il cristianesimo è che si parli troppo bene della fede che lo sostiene.
La stupidità non ammetterà mai di essersi sbagliata; ne dà continuamente conferma.
L’Italia nata dalla Resistenza potrebbe trasferirsi nell’accogliente Somalia.
Non riusciamo a liberarci dalla convinzione che l’Italia sia caduta nella trappola tesaci dalla Germania.
Neri i colori della borghesia e della mandria dei benpensanti; non certo rosei quelli del popolo.
Mai come oggi nel mondo della politica, che si segnala ufficialmente per le “larghe intese”, tutti sono contro tutti dopo tante irriverenze insincere.
MAURIZIO LIVERANI
(Aforismi dai libri “SORDI RACCONTA ALBERTO”, “IL REGISTA RISCHIA IL POSTO”, “AFORISMI SOSPETTI” e “LASSU’ SULLE MONTAGNE CON IL PRINCIPE DI GALLES” di Maurizio Liverani)