FATEMELO DIRE
di MAURIZIO LIVERANI
OPERAZIONE OCCULTA
Affidando a Mario Draghi la conduzione del nuovo governo, Sergio Mattarella ha ridato la speranza a chi attende con ansia che venga sciolto il nodo gordiano dell’Italia alla deriva. Il suo destino di politico è quello di non mancare a un grande avvenire; le sue quotazioni sono in rialzo da quando la metà degli italiani si è defilata da questa politica di livello bassissimo. Quando Matteo Renzi propose Mattarella al Quirinale sapeva di sfruttare le doti di un personaggio che approvava il suo progetto governativo. Con lui sul Colle, i democristiani non si sentiva più ridotti al rango di portatori d’acqua; vi restavano con pari dignità. Tutto quello che si è svolto in questi pochi giorni sembra obbedire alla volontà di questo toscano che svolge una politica di vertice senza alcun riguardo per gli alleati. L’autoeclissamento di alcuni diccì è parso, a Renzi, toccante; si doleva di riconoscere in loro tutte le atout per riuscire bene, mentre non riuscivano mai ad essere vincenti. Da trapezista del doppio gioco e della doppia verità, di fronte a una situazione di stallo ha provocato la crisi del governo Conte. Il Covid19, che fa strage in tutto il mondo, gli è venuto in “soccorso”; si è bevuto gli oppositori come un uovo all’ostrica e il destino, con lui né cinico né baro, gli è venuto incontro con l’autorevolezza di Mario Draghi. Il toscano appartiene a quel gruppo di uomini di sinistra che nel partito ci stanno se è per loro uno strumento di conquista e di primato. Deve sentirsi conscio delle proprie qualità sotto il fuoco dei riflettori. L’assurdità reclama, a questo punto, i suoi diritti quando al Colle, per scongiurare le elezioni pandemiche, viene convocato un personaggio di rilievo. Dobbiamo concludere che il virus è responsabile di tutto al punto che per la maggioranza degli italiani sembra un male che abbia il potere di guarirci dalle eventualità di altri “mali”.
MAURIZIO LIVERANI